A sorpresa l’Etna fa partire un grande parossismo, nella tarda mattinata del 21 febbraio.
Semi coperto dalle nuvole, il vulcano è stato interessato da una rapidissima ascesa di magma che ha sprigionato alte fontane di lava e una notevole nube piroclastica che si è elevata diversi chilometri sopra i crateri.
Spinta dal vento di nord-ovest, la nube di cenere si è spinta sulla fascia costiera compresa tra Giarre e Catania. La cenere si è riversata in grandi quantità sugli abitati di Acireale, Milo, Zafferana Etnea, Valverde ma ha solo sfiorato Catania. Per sicurezza l’aeroporto è rimasto chiuso alcune ore, per evitare che gli aerei in transito subissero danni dalla nube.
L’eruzione anche in questo caso è durata solo poche ore e ha lasciato ulteriori cambiamenti nel cratere di Sud Est già fortemente danneggiato dai parossismi precedenti e oggi rigato da numerose fratture. La lava fuoriuscita si è diretta verso sud, arrestandosi nei pressi dei Crateri Barbagallo.