La mattina del 7 marzo 2021, al di sopra di un cielo nuvoloso e piovigginoso, l’Etna scatena il decimo parossismo eruttivo facendo ricadere una gigantesca nube di cenere e lapilli su Milo, Giarre e Riposto. Nella foto a fianco (dalla pagina facebook di Gianni Pennisi), il corso principale della città di Giarre, con la piazza Duomo sul fondo, sommerso da una valanga di sabbia nera e acqua che rende quasi impossibile alle auto muoversi.
Il vulcano ha ricominciato a manifestare segni di irrequietezza già dalle 3 del mattino, con fontane di lava dal Sud Est e boati udibili soprattutto da nord e da est. Il cielo coperto sul lato orientale però ha impedito di vedere l’inizio dell’ennesimo parossismo, il decimo in due settimane, e della altissima colonna di materiale che si è diretta verso Milo, Giarre, Riposto.
La intensa pioggia di sabbia vulcanica e lapilli di grandi dimensioni (anche 5 centimetri!) a bassa quota ha sorpreso la gente insieme alla pioggia normale, atmosferica, creando dei veri e propri fiumi neri che hanno invaso strade, piazze e anche campi … causando non pochi problemi all’agricoltura locale.