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Dodici giorni dopo l’inizio dell’ eruzione effusiva sull’Etna, sembra che tutto stia per terminare. Il fenomeno iniziato da una frattura alla base del cratere Bocca Nuova lo scorso 8 febbraio, ha prodotto – in quasi due settimane – una lunga colata di lava che è scesa sul fianco ovest, raggiungendo in pochi giorni i 1800 metri sul livello del mare. A ciò si sono aggiunti diversi episodi parossistici dal cratere Sud Est, con fontane di lava di dimensioni contenute e copiose emissioni di cenere sottile.

La colata di lava si è suddivisa in più bracci e in alcuni punti si è ammonticchiata, raggiungendo e tagliando la pista Altomontana e inoltrandosi dentro la boscaglia per alcuni metri. Nella giornata del 20 febbraio, però, il tremore vulcanico ha fatto registrare un calo improvviso e anche l’emissione di lava appare molto ridotta, cosa che fa dedurre che l’eruzione sia in fase di chiusura.

Ma è davvero così?

lava boscoIn passato, eruzioni effusive come quella in atto in questi giorni sono spesso state il preludio di qualcosa di più duraturo e diverso. Come se il vulcano, con questi eventi, inaugurasse capitoli “nuovi” della propria storia. Lo abbiamo visto negli anni Ottanta, poi nel periodo 1991-1993 e ancora nel 2002. Dopo una lunghissima fase parossistica, e una pausa non indifferente, l’Etna potrebbe star preparando qualcos’altro? Un nuovo periodo di eruzioni effusive? Una nuova modalità di produrre parossismi? Certamente questa “fine improvvisa” dell’eruzione più turistica degli ultimi dieci anni ci lascia con qualche interrogativo di troppo … come quando un caro amico o un’amante ci lasciano all’improvviso e senza una spiegazione plausibile. Il sesto senso ci suggerisce che “non è finita qui”.

Restiamo in attesa di evoluzioni o “rivoluzioni”, quindi, e nel frattempo ne approfittiamo per rivolgere un appello sentito: CARISSIMI TURISTI ….. avvicinatevi al vulcano con il rispetto dovuto e soprattutto con le guide adeguate. Evitate di andare solo per rubare selfie sensazionali, magari vestiti con le minigonne e le canottiere. Abbiate l’atteggiamento di chi si avvicina a un dio, perchè che lo vogliate o no, che ci crediate o no, l’Etna è una divinità che esige consapevolezza e buon senso. I greci insegnano … con gli dei non si scherza! (FOTO DI GIOVINSKY AETNENSIS)


Autore: Grazia Musumeci