Prosegue, tra picchi e discese, l’eruzione in Valle del Leone, iniziata il 12 maggio 2022. La lava è sgorgata da una frattura apertasi sulla parete nord del cratere di Sud Est, il “più giovane” dei coni sommitali dell’Etna. Questo era anche il cratere che aveva raggiunto l’elevazione massima attuale, superando lo storico record del vicino Nord Est.

L’ultima eruzione però ha comportato crolli, spaccature e frane che hanno seriamente danneggiato la struttura del Sud Est. L’ultima frattura si è aperta sempre sulla parete nord nel pomeriggio del 20 maggio e adesso sono due le colate di lava che si intrecciano prima nella Valle del Leone e poi in Valle del Bove.

I vulcanologi seguono costantemente l’attività del vulcano, anche se hanno vietato l’accesso alle aree sommitali elevando il livello di allerta protezione civile a giallo. Le nuove emissioni di cenere avvenute nella giornata del 21 maggio fanno però pensare a un abbassamento della colonna di magma, quindi forse all’avvio verso la conclusione dell’eruzione. O solo… all’ennesimo cambiamento?