Se avete scelto la nostra guida, siete appassionati di alte quote e di bei posti e desiderate scoprire l’Etna nei suoi angoli più segreti e originali. Con le jeep si può arrivare dove nessun altro mezzo arriva, in cima al deserto lavico che circonda i crateri principali, a ridosso delle grotte, ai bordi dei canaloni. Ma il bello dell’Etna è che poi, per scendere, le modalità sono tante, alternative e anche divertenti se siete ben allenati.
Scoprire l’Etna in Mountain Bike
Salire in cima all’Etna con la Mountain Bike è riservato a pochissimi. Bisogna essere davvero allenati con anni di strada nelle gambe per riuscire nell’impresa. In più, il terreno lavico accidentato e tagliente non facilita i percorsi. In discesa è molto più semplice, ma bisogna comunque fare attenzione alla velocità per evitare rovinose cadute.
Quasi tutto il territorio etneo si presta bene alla Mountain Bike, perfino le zone intorno ai crateri sommitali. Da qui, infatti, se si è bravi bikers, ci si può “lanciare” verso Valle del Bove seguendo ripidi sentieri. Assicuratevi, però, di essere esperti e sicuri o di avere con voi un istruttore preparato prima di tentare questa emozionante discesa. Scoprire l’Etna tramite i percorsi in Mountain Bike come Passo dei Dammusi, la Colata di Randazzo del 1981, Pista Altomontana, Pineta Ragabo, Piano dei Grilli è un’esperienza da fare.
Snowboard sull’Etna
In inverno l’Etna si riempie di neve e sul fianco settentrionale può durare anche fino ai primi di maggio. Sci, slittino e snowboard sono sport che si possono praticare benissimo sul vulcano in questa stagione. Non è raro, in inverno, vedere atleti che con lo snowboard scendono lungo piste accidentate e anche pericolose (ad esempio la Montagnola o Valle del Bove) invece di seguire i tracciati autorizzati: Piano Provenzana e Nicolosi.
Da qualche anno alcuni istruttori si snowboard si sono lanciati in una nuova idea: il sandskiing, ovvero lo “sci su sabbia”. Imitando quel che avviene in Namibia, sulle dune desertiche più alte del mondo, anche sull’Etna si può effettuare la discesa verso valle in estate, senza neve, ma utilizzando comunque lo snowboard. Si scende sui tappeti di sabbia vulcanica nera, con un effetto simile a quello della neve invernale. Attenzione, però! Fatevi guidare da un bravo istruttore nell’avventura.
A piedi per i canaloni
Le tante eruzioni che hanno segnato il corpo dell’Etna hanno creato dislivelli e avvallamenti che qui si chiamano “canaloni”. I canaloni sono perennemente pieni di sabbia nera, o in inverno di neve. Il divertimento di quesa alternativa al solito trekking è quello di effettuare le discese proprio lungo questi ripidi pendii lavici.
Di solito si arriva ai crateri sommitali o alla base della funivia per ritrovarsi in cima e si scende dal belvedere della Valle del Bove verso Zafferana Etnea. Oppure si scende verso il Rifugio Sapienza. O ancora – ma è più pericoloso – si scende dai fianchi della Montagnola. Si tratta di discese emozionanti, esaltanti ma anche molto faticose, da non tentare nemmeno se non si è in forma o un minimo allenati al trekking di alta quota. (la foto sopra il titolo è di Véronique Mergaux)