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Il mondo conosce Caltagirone e la ama da sempre. E non è un modo di dire. Questa è la “città delle ceramiche” e non lo è solo per scopi turistici. A Caltagirone le ceramiche sono industria artigianale antichissima, conosciuta e praticata anche prima dell’arrivo dei Greci.

Complice il territorio argilloso che circonda questa cittadina, la produzione di meraviglie come vasi, piastrelle, soprammobili, abilmente dipinti a mano è ormai segno distintivo indelebile. Una gita a Caltagirone significa certamente andare alla scoperta di una città straordinaria, ma anche di una natura unica, di un’arte millenaria e … perché no … di buon cibo! Venite con noi in questo viaggio entusiasmante.

Storia di Caltagirone

Abitata da sempre, la zona di Caltagirone si eleva a dominare due vaste pianure, la Piana di Catania e la Piana di Gela. Era dunque un avamposto importante. Le colline argillose che ne formano il territorio fornivano materiale per fabbricare oggetti e utensili – prima – decorazioni poi. La lavorazione dell’argilla e della ceramica era infatti nota fin dalla preistoria. 

Furono poi Greci e Romani a capire la potenzialità di quest’arte e a trasformarla in un commercio fiorente. Ma soltanto durante la dominazione Araba, grazie a nuovi modi di lavorare e cuocere le ceramiche, si ebbe lo sviluppo di questo tipo di artigianato nel modo in cui lo conosciamo oggi. In seguito, il dominio Normanno tramite i coloni liguri e quello Svevo diedero alle ceramiche di Caltagirone la fama internazionale che sarebbe rimasta per sempre.

Tra i secoli XV e XVIII Caltagirone e le sue ceramiche divennero punto di riferimento della cultura, dell’arte e del commercio siciliano. La ricchezza della città è tale che dopo il terremoto del 1693 fu ricostruita a tempo di record. Dopo una serie di alti e bassi, la ceramica di Caltagirone ha visto una ripresa della propria fama a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, intrecciandosi col turismo sempre crescente.

Caltagirone oggi

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tra i “carruggi” di Caltagirone

Oggi Caltagirone è una città che vive ancora di ceramiche e di turismo, ma anche di agricoltura. In città sono tanti i monumenti storici da ammirare, tutti in qualche modo legati alle ceramiche – che di fatto compaiono ovunque, in ogni angolo del centro storico. Se la cattedrale di San Giuliano oggi mostra un volto “moderno” dopo la ricostruzione del XIX secolo, basta spostarsi di pochi metri per trovare il capolavoro barocco della chiesa di San Francesco di Assisi, o della chiesa di San Domenico.

Un monumento degno di nota è anche la famosa scalinata che conduce a Santa Maria del Monte: centoquarantadue scalini decorati in ceramica che si elevano su per la collina per una lunghezza complessiva di 130 metri.  La chiesa è essa stessa un’opera d’arte da ammirare.  Non perdetevi il Palazzo Magnolia, elegante esempio del Liberty cittadino, o un caffé in uno dei bar della Galleria Don Sturzo.

Da visitare sicuramente anche la Villa Vittorio Emanuele (il parco pubblico) e i siti archeologici che si trovano tutto intorno alla città: Castello dei Geni, Sant’Ippolito, Monte San Mauro, la Necropoli della Montagna.  Caltagirone ha anche due riserve naturali: Riserva Orientata Bosco San Pietro e Riserva Monte San Giorgio.

Specialità di Caltagirone

La ceramica, ovviamente, è la prima specialità artistica del posto. Riconoscibile fino a pochi anni fa per via dei disegni standard, e soprattutto dei colori (bianco, blu, arancio, oro), ultimamente si sta evolvendo con sperimentazioni interessanti. Nuovi colori, anche idee monocromatiche, nuove forme dei vasi stanno rinnovando l’arte per adattarla ai nuovi gusti moderni. Al Museo della Ceramica si potrà vedere tutto il meglio di questa produzione antica e moderna.

La gastronomia in particolare quella legata ai dolci qui è speciale. I cudduredda, dei dolci di pasta a forma di ciambella ripieni di mandorle, sono nati qua. Così come sono tipici del posto i cubbattari, dei bastoni di torrone della tradizione araba, i suspiria e i famosi cannoli di ricotta locali. Da provare anche i muffuletti, panini di grano tenero conditi con semi di finocchio.

I vicoli del centro storico di Caltagirone sono particolarità da ammirare. Primo perché sono romantici e spesso riservano sorprese – decorazioni di ceramica nei posti più impensabili. Inoltre somigliano, e non a caso, ai vicoli di Genova e come quelli si chiamano “carruggi”, derivando il nome dalla lingua portata qui dai coloni liguri nel primo Medioevo.

Informazioni utili

Caltagirone si raggiunge facilmente in auto, lungo la SS 417 Catania-Gela. L’aeroporto di riferimento è quindi Fontanarossa di Catania. Per chi ama il treno e non ha fretta, sulla linea ferroviaria Catania-Gela sorge la nuovissima stazione di Caltagirone che vi accoglierà con una struttura moderna e con una fontana monumentale all’uscita. (foto di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci