Siamo di nuovo qui. A parlare di nuovo di incidenti in montagna, a contare di nuovo le vittime (due morti) in una normalissima domenica come tante altre. Ci si scoraggia a volte, perché sembra di ripetere le cose al vento. Se rispettare le regole e le leggi è fondamentale nella civiltà comune, lo è ancora di più quando si va in natura, sia essa montagna, mare… o anche soltanto la campagna dietro casa!
La natura ha le sue regole
Ci si sente sempre liberi quando si va in natura. Eppure la natura ha le sue regole. Piante, animali, perfino i fenomeni climatici… tutti rispettano delle regole non scritte, dettate dall’istinto o dalla ricerca di sicurezza (per gli animali) o dalla fisica (per gli elementi).
Se la natura ha le sue regole, chi siamo noi umani per volerle stravolgere?
Se non è prudente stare sull’argine di un fiume in piena, è perché l’acqua potrebbe montare all’improvviso e uscire e travolgerci. Allora perché si sta sull’argine del fiume in piena a fare selfie? Se non è prudente stuzzicare un ragno velenoso, è perché il ragno reagisce e punge… e magari uccide. Allora perché si prova gusto a stuzzicarlo?
Le regole in montagna …
La montagna ha le sue regole non scritte. Non sono misteriose, basta usare il buon senso per intuirle. E una volta intuite… BISOGNA SEGUIRLE.
Avventurarsi sui sentieri quando c’è nebbia, se non si ha una mappa o non si conosce il territorio, significa perdersi; arrampicarsi su un sentiero scosceso se non si è pratici, significa cadere; andare in giro di sera con una maglietta e un paio di jeans, significa morire congelati appena fa buio … anche d’estate, perché le montagne sono alte e le temperature e il clima sono diversi rispetto alla valle.
Quante volte è stato detto, scritto, ripetuto di non affrontare sentieri nevosi a inizio primavera, quando le temperature salgono di pochi gradi? Il distacco di valanghe è sempre possibile e veniamo avvisati proprio per questo, per pensarci bene, per non andare… se non è il caso.
Avere una guida esperta al proprio fianco serve a non trovarsi in preda al panico se di colpo cambiano le condizioni meteo, se ci si confonde lungo un cammino, se si incontra un animale selvatico aggressivo. Perché non fare lo sforzo, anche economico, di affidarsi ad essa?
… E sui vulcani
I vulcani sono spesso piccole montagne accessibili, ma pericolose per via delle esplosioni, dei gas e della lava. Alcuni vulcani, però, sono altissimi (come l’Etna per esempio) e quindi sono ANCHE montagne.
Se si affronta un vulcano che è anche montagna, i pericoli raddoppiano e quindi raddoppiano le regole da seguire. Le regole e i rischi ve li abbiamo già descritti (QUI!), anche più di una volta, e non staremo qui a ripeterle ancora. Tocca a voi, a tutti noi, informarsi bene prima di ogni escursione. Imparare bene cosa fare e cosa non fare. E se non si è sicuri di aver capito bene, affidarsi sempre a una guida esperta del posto.
Non si scherza con la natura, che – come dice il detto antico – è “madre e matrigna”: ci nutre, ci dona la vita ma è capace anche di togliercela in un attimo. L’unico modo per convivere con essa e SOPRAVVIVERE in essa è rispettare le regole, rispettare le leggi.
La libertà si ferma là dove inizia il bene di tutti
Si abusa troppo del termine “libertà”, oggi. Essere liberi, per alcuni, significa fregarsene di tutto. Non pago le tasse, non mi curo, non seguo i consigli del medico, non seguo le regole condominiali, non me ne importa niente delle allerte meteo, delle allerte squalo, degli allarmi ghiaccio, dei comunicati di eruzioni in corso … perché sono libero/libera.
Attenzione. La libertà personale termina là dove inizia il bene (fisico) di tutti. La libertà personale non può e non deve costare la vita, la propria e quella di chi ci sta intorno. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)