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L’Etna viene utilizzato, in tempi recenti, per moltissimi progetti importanti. Qui si allenano gli astronauti prima delle missioni spaziali, qui girano i video diversi cantanti e ballerini affascinati dal paesaggio “lunare”. I personaggi famosi fanno a gara per pubblicare “selfie” sulla cima o ai piedi del nostro grande vulcano. Da sempre l’Etna appassiona i viaggiatori, anche i più importanti. Pare che perfino un imperatore romano sia passato da queste parti.

Etna … turismo di lusso?

Si fa un gran discutere delle proposte per un “turismo di lusso” sull’Etna. Ambiente sicuramente affascinante, è però anche una riserva protetta per la tutela di un ecosistema che non ha eguali al mondo. Se i VIP moderni sognano un resort a cinque stelle sulle pendici del vulcano più alto d’Europa, dovrebbero avere in mente anche le regole del rispetto che i grandi del passato – nei confronti della montagna – hanno avuto. Perfino un imperatore, considerato un “dio” dai Romani, si inchinava davanti alla bellezza dell’Etna. E ne ammirava lo splendore senza “toccarla”.

adriano etna 2L’Imperatore Adriano sull’Etna

Come ci rivela il blog IL VULCANICO ( https://ilvulcanico.it/re-regine-imperatori-alla-corte-di-sua-maesta-letna/ ), nel 128 d.C. l’imperatore Adriano passò da qui di ritorno da un viaggio in Grecia. L’imperatore probabilmente era arrivato sulla costa sud della Sicilia (a Siracusa?) con una nave, rientrando da qualche spedizione di guerra o viaggio diplomatico, quindi aveva ripreso la via del ritorno da Messina ed era perciò risalito verso nord. Non aveva mai visto l’Etna, a quanto raccontano gli autori del De Vita Hadriani, ed era curioso di ammirarla.

Una volta giunto sul posto decise di scalare il vulcano e riuscì ad accamparsi sulla sua cima, ammirando l’alba. Si legge chiaramente nelle cronache latine, qui tradotte: «Poi si recò per mare in Sicilia e là salì sull’Etna per vedere il sorgere del sole che, a quanto si dice, vi appare in una varietà di colori, come un arcobaleno» . La varietà di colori cui si fa cenno potrebbe essere stata favorita dai gas vulcanici in quota.

Chi era Adriano?

Publius Aelius Traianus Hadrianus (Italica, 24 gennaio 76 – Baia, 10 luglio 138) – ovvero l’imperatore Adriano – era uno dei cosiddetti “buoni imperatori”, succeduto a Traiano e grande ammiratore della cultura greca.

Di famiglia abruzzese, nacque in Spagna dove probabilmente il padre si era recato per il suo lavoro di pubblico funzionario … o forse per motivi familiari legati alla madre, che era originaria di Càdiz. Rimasto orfano a soli 9 anni, fu cresciuto da Traiano, amico di famiglia, che in seguito ne fece il proprio pupillo. Molto caro anche alla moglie di Traiano, sposò una sua parente e divenne pienamente parte della famiglia.

Entrato in senato, visse la propria carriera politica tra Roma e Atene. Morto Nerva, Traiano divenne imperatore e Adriano il suo braccio destro fedele fino alla fine. Al contrario di altri, non ebbe alcuna nomina ufficiale ma fu probabilmente l’influenza della moglie di Traiano a portarlo al potere dopo la morte del marito nel 116. Adriano avrebbe governato per i successivi 22 anni con una politica illuminata e colta che si rifaceva moltissimo ai valori greci. Autore di molte riforme importanti, ebbe un occhio di riguardo per il popolo migliorando le condizioni di vita perfino degli schiavi! Condusse poche guerre e preferì impiegare le forze militari nella difesa, costruzione e fortificazione (suo il famoso Vallo di Adriano, un lungo muro fortificato che difendeva l’Inghilterra dagli attacchi dei nemici del nord, e che oggi segna il confine ideale con la Scozia). Promosse le arti e lo sport, per evitare l’impigrirsi delle truppe che tuttavia furono molto ben impiegate nelle tre “Guerre Giudaiche” in Palestina.

Adriano morì dopo lunghi anni di una “dolorosa malattia”, lasciando come successore il giovane Antonino Pio.


Autore: Grazia Musumeci