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I turisti vengono in Sicilia per ammirare tante cose, tra cui sicuramente due immancabili: il mare e l’Etna. Vorrebbero tanto poter vivere il vulcano mentre è nel pieno della sua attività e, anche se con paura, si domandano spesso cosa si prova a stare “dentro” un’eruzione. La buona notizia è che, anche se l’Etna è in fase di calma, quella sensazione si può provare ugualmente. Sono tante le escursioni che consentono di sentirsi “dentro” la montagna: le visite alle grotte, ai tunnel di lava, le escursioni ai vecchi crateri. E gli itinerari nel ventre di Catania.

Catania sotterranea, un mondo di lava

Catania è una bellissima e moderna città con un cuore ricco di storia, che domina la costa est siciliana all’ombra dell’Etna. Ma Catania, in realtà, E’  l’Etna. La sua vita si intreccia molte volte a quella del vulcano, alle sue eruzioni primitive. Nei secoli, i terremoti hanno fatto scomparire la Catania originaria, seppellendola sotto metri di massi e nuove fondamenta. Ma a volte gli accessi a quel mondo sconosciuto si aprono, in un angolo della città, nella cripta di una chiesa. E si può letteralmente scendere nel ventre di lava della città, camminando tra antichissime colate e macerie dimenticate. O a volte tra capolavori.

Camminando nel ventre di Catania …

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anfiteatro- photo by Leandro Neumann Ciuffo flickr

La parte più evidente e spettacolare del ventre lavico di Catania è l’Anfiteatro di piazza Stesicoro, o meglio lo spicchio venuto alla luce. L’impianto di questo anfiteatro è in realtà grandissimo e si avvicina molto alle dimensioni dei più famosi Colosseo e Arena di Verona. Purtroppo tre quarti di esso restano sepolti sotto la città nuova e si può solo immaginare la sua grandezza, ammirando le gradinate e le quinte visitabili in piazza Stesicoro.

Ma camminando nel ventre di Catania si possono scoprire anche le antiche terme. A Catania non ci sono mai state sorgenti termali vere e proprie, ma i romani utilizzavano l’acqua di mare e le acque del fiume Amenano – riscaldate ad arte – per trasformare le proprie vasche in bagni termali. Testimoni antiche di questo genio sono oggi: le Terme dell’Indirizzo, situate nel cuore settecentesco della città, e caratterizzate da decine di finestre aperte nella cupola: viste da dentro sembrano un “piccolo Colosseo”; le Terme della Rotonda, situate nella parte alta della città a ridosso di antiche rovine greco-romane: sono ancora visibili gli affreschi di quando vennero trasformate in una chiesa cristiana; le Terme Achilleane, situate sotto le fondamenta della cattedrale e caratterizzate da un percorso di ruscelli e vasche che oggi si possono visitare camminando su apposite passerelle.

Tra i misteri della Catania sotterranea, però, si contano anche antiche necropoli (Basilica Cimiteriale sotto via Dott Consoli, loculi sotto il palazzo della Rinascente), chiese paleocristiane (il Colombario della Mecca, situato sotto l’ospedale Garibaldi Vecchio) e un interessante Ipogeo situato sotto la via Sanfilippo. Fa parte del sottosuolo di Catania anche la Cappella Bonajuto: al contrario di altre rovine, questa cappella risale al XVII secolo e fu sepolta dal terremoto del 1693. Oggi è parte integrante di un pub e viene usata come sala per eventi. Nel cuore del mercato giornaliero catanese sorge anche la cappella di San Gaetano alle Grotte, nei cui sotterranei – purtroppo quasi sempre chiusi – si trovano i resti (III secolo) della primissima chiesa cristiana di

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terme achilleane ph Grazia Musumeci

Catania.

Come visitare il sottosuolo di Catania

Per visitare questi e altri monumenti “sepolti” nel ventre della città di Catania, tra antiche lave e testimonianze antiche, ci si deve affidare quasi sempre a brave guide o alle escursioni organizzate nell’ambito di manifestazioni culturali. Alcuni siti – come le Terme Achilleane o l’Anfiteatro – sono sempre visitabili, con orari ben precisi e il pagamento di un biglietto.


Autore: Grazia Musumeci