C’è un po’ di confusione, sull’Etna, riguardo a queste due “montagne”, Monte Pomiciaro e Monte Zoccolaro. Esiste una Via Monte Pomiciaro che sale verso il Monte Zoccolaro ma a tanti non è ben chiaro se e dove sia il Monte Pomiciaro in quanto tale. In realtà questo “monte “esiste e insieme al suo gemello forma un percorso molto turistico, e anche semplice, con la prospettiva di vedute spettacolari sulla Valle del Bove e sui crateri sommitali del vulcano. Ma non si può parlare di uno dei due monti senza includere automaticamente l’altro. Andiamo quindi a conoscerli, prima di scoprirli fisicamente con una visita guidata.
Monte Pomiciaro
Monte Pomiciaro sorge talmente vicino al suo gemello Zoccolaro che spesso viene confuso con esso, come se il nome dell’uno fosse sinonimo del nome dell’altro. In realtà, il Pomiciaro è un vecchissimo cratere estinto, ormai sepolto da una rigogliosa vegetazione. Il nome lascia pensare, erroneamente, alla pietra pomice, anche se studi approfonditi hanno dimostrato che di questa pietra non vi è traccia. Secondo altre teorie, il nome deriva dagli alberi di mele (in siciliano, “pedi i puma”) che sorgono nel territorio sottostante, da cui la parola “pumiciaru”.
I sentieri che salgono in cima al Pomiciaro rientrano in un percorso più ampio che può includere anche l’Ilice di Carrinu, Piano del Vescovo e le cascate di Acquarocca. Proseguendo, il percorso si fonde con i sentieri di Monte Zoccolaro fino ad arrivare al panoramico affaccio su Valle del Bove. Sul Monte Pomiciaro sorgono anche una azienda agrituristica e un punto di interesse naturalistico, il faggio di Monte Pomiciaro: questo albero, alto 20 metri e dal diametro del tronco di 7, è sicuramente una pianta secolare di età stimata intorno ai 200 anni.
Monte Zoccolaro
Tra il Monte Pomiciaro e il Monte Zoccolaro si trova un bel punto belvedere sulla Valle
del Bove. Comodamente raggiungibile in macchina, dalla Via Cassone-SP 92 di Zafferana Etnea, prevede un parcheggio proprio a ridosso del balcone panoramico. Da questa prima postazione si può ammirare la Valle del Bove con tutte le antiche colate di lava e la costa. Più difficile, invece, vedere i crateri sommitali nascosti dalla vegetazione.
Dal belvedere di Monte Zoccolaro (il nome deriva da “zuccu”, tronco, per via del suo antico utilizzo come riserva di legname) parte il sentiero che raggiunge la cima del rilievo, circa 330 metri più su. Il percorso non è difficile e nemmeno lungo, ma bisogna stare attenti perchè in alcuni punti è a strapiombo sulla valle e non sempre sono presenti parapetti! Si cammina all’ombra di pioppi, faggi, ginestre fino a una cima brulla di lava, segnalata da una croce. Si tratta di uno dei punti privilegiati per assistere alle eruzioni dell’Etna e molte persone salgono al tramonto proprio per trascorrere tutta la notte in cima, scattando fotografie e selfie!
La croce di Monte Zoccolaro
La croce in cima a Monte Zoccolaro è un monumento voluto dal sacerdote Salvatore Russo nel 1948. Insieme ad alcuni parrocchiani, il prete trasportò la grande croce con un camion fino al belvedere, e quindi a spalla fino in cima al monte. Qui venne fissata al suolo con la iscrizione: preghiera, azione, sacrificio. Ogni anno, il 14 settembre – giorno della Esaltazione della Croce – viene celebrata una messa alle 9 del mattino ai piedi del monumento. La funzione viene animata anche da “cori alpini” intonati dalla gente del posto.
Come raggiungere i monti
Non è difficile raggiungere Monte Pomiciaro e Monte Zoccolaro perchè si trovano lungo la Provinciale che da Zafferana Etnea porta al famoso Rifugio Sapienza. Ad un certo punto, una deviazione indica esattamente il percorso da prendere che conduce dopo una serie di curve alla meta.
Si può salire ai sentieri di Pomiciaro e Zoccolaro seguendo la Provinciale 92 sia da Zafferana che da Nicolosi. Chi sale da Zafferana troverà il bivio prima di raggiungere il Rifugio Sapienza, chi invece sale da Nicolosi dovrà oltrepassare il rifugio e dirigersi verso est, in direzione Zafferana Etnea.
Per chi arriva da fuori provincia, il percorso è: Autostrada A18, uscita Acireale, deviazione per i Paesi Etnei seguendo la strada Aci Sant’Antonio-Lavinaio-Zafferana Etnea. Oppure si esce a Giarre, salendo verso Santa Venerina e Zafferana. Chi si trova già a Catania centro può salire comodamente da Nicolosi. (foto di Grazia Musumeci)