Il versante nord dell’Etna è quello che conserva più a lungo il fresco dell’inverno, mescolandolo con i primi caldi primaverili per creare un clima particolare che consente lo sbocciare di colori bellissimi. Anche per questo è indicato per una meta primaverile, perché regala alcuni angoli carichi di magia in cui sembra di trovarsi quasi sulle Alpi, invece che nel cuore del Mediterraneo. Per la seconda tappa delle nostre gite primaverili vi invitiamo a percorrere alcuni facili itinerari con partenza dalle Case Pietra Cannone.
Pietra Cannone: un nome strano che dice tanto
Il nome “Pietra Cannone” è molto diffuso sull’Etna. Le case che formano questo piccolo rifugio lo sfoggiano in modo particolare, ma lo si trova con riferimento a molte altre località del vulcano. Ma cosa è una “pietra-cannone”?
Con questo termine, la gente dell’Etna indica una pietra bucata molto particolare, figlia di un fenomeno che si verifica, a volte, durante le eruzioni. Se la lava molto fluida investe un albero, avvolgendone il tronco, la pianta brucia immediatamente ma la parte avvolta dalla roccia fusa si “fossilizza”. Quando poi l’eruzione finisce, quel che resta del tronco man mano si consuma e rimane visibile soltanto la sua circonferenza “fossilizzata” che assumerà appunto la forma di un tubo profondo dentro la roccia: come la bocca di un cannone.
Per ottenere questo effetto occorre che la lava colpisca l’albero quando è ancora liquida. E ciò, sull’Etna, avviene quando la lava è uscita da poco dalla bocca effusiva. E dato che intorno ai crateri sommitali non ci sono alberi, le “pietre cannone” sono testimoni evidenti delle eruzioni laterali di bassa quota. Perché se la lava appena sgorgata raggiunge un albero questo può avvenire soltanto sotto i 2000 metri.
Punto Base Pietra Cannone
Il rifugio detto Case Pietra Cannone – o Punto Base Pietra Cannone – si trova a 1150 metri s.l.m. lungo la strada Mareneve, sul fianco nord del vulcano. Formato da alcuni edifici in forma di baita, costruiti in legno e pietra lavica, è circondato da un delizioso giardino che in primavera si riempie di alberi in fiore. Il rifugio confina anche con un frutteto, in primavera anche esso fiorito.
Anche se il rifugio è ormai chiuso, nelle sue vicinanze sorge una piccola area picnic che consente a tutti di rilassarsi e consumare pasti in natura.
Itinerari da Pietra Cannone
Da Pietra Cannone partono anche alcuni facili itinerari nei dintorni. Un sentiero in pietra parte dalle case di Pietra Cannone e consente di raggiungere luoghi interessanti: lungo il percorso si incontra una grande fossa rettangolare, una delle più belle “neviere” della zona, usata anticamente per conservare ghiaccio e neve a scopi alimentari; continuando sul sentiero lastricato si raggiunge una colata lavica datata 1989, dentro la quale il percorso si frammenta e si ricompone diverse volte. Seguendo la colata si raggiunge una costruzione rosa, non lontano si aprirà davanti a voi la grande Valle del Bove. Il tutto, a piedi, si copre in 2 ore e 30 minuti, tra andata e ritorno.
Percorrendo a piedi la normale via asfaltata, invece, si può raggiungere in meno di un’ora il Bosco Cerrita, mentre proseguendo per circa 2 ore si arriva alla Grotta dei Ladroni, un insieme di cunicoli sotterranei spesso collegati tra loro e anticamente usati anche essi come neviere. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)