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Molti preferiscono andare a Piedimonte Etneo in autunno, al tempo della vendemmia. Infatti questo borgo situato sul fianco nord dell’Etna è una delle capitali del vino che proprio dal nostro vulcano prende le sue spettacolari caratteristiche. Ma scoprire Piedimonte in primavera, specie in marzo, è un’avventura turistica altrettanto emozionante.

Piedimonte Etneo, il “belvedere” dell’Etna

Piedimonte viene fondata nel XVII secolo come possedimento terriero del barone Gravina-Cruyllas di Palagonia e il suo antico nome era “Belvedere”. Da qui infatti si godeva, e si gode ancora oggi, un panorama meraviglioso sia sul vulcano che sulla costa ai suoi piedi. Da Piedimonte si domina il mondo! Il nome attuale deriva da quello di un’antica villa nobiliare, Villa Pie’ del Monte (ai piedi della montagna) che venne preferito a Belvedere dopo l’Unità d’Italia. La forte somiglianza con il ben più noto Piemonte fece sì che si aggiungesse il nome “etneo” per fare una distinzione.

Il fatto che buona parte del territorio di Piedimonte sia coltivato a vigneti non toglie al luogo la magia della primavera, quando tra i filari si fanno notare alberi da frutto carichi di fiori. I profumi sono intensi, in questa stagione, i panorami ricchi di colori. E i deliziosi bar della cittadina sono pieni di delizie, tra cui pasticcini, cassate e granite.

Cosa vedere a Piedimonte

Piedimonte Etneo è una delle porte di accesso all’Etna e alle sue meraviglie. Ma il paese è già di suo un piccolo scrigno di tesori: la Chiesa Madre della Madonna del Rosario, la chiesa di Sant’Ignazio, il convento dei Cappuccini, il Santuario di San Gerardo, l’abbazia basiliana di San Michele Arcangelo. Il simbolo più evidente e bello di Piedimonte però è la Porta San Fratello. Si tratta, oggi, di due grandi colonne di pietra lavica che un tempo reggevano i cardini di un gigantesco portone. Fanno parte del territorio di Piedimonte anche due frazioni, Vena e Presa. Il Santuario Santa Maria della Vena si presenta con una chiesa degli anni Trenta, ma con una storia millenaria. Qui si venera una icona di Maria su tavola di legno di chiaro stile (e forse anche di periodo) bizantino. Dal terrazzo del santuario si gode una vista spettacolare sul paese e sulla costa.

Da Piedimonte a Presa

Non lontano dal centro di Piedimonte, sulla strada che porta verso il fianco est dell’Etna, si trova il paesino di Presa. Anticamente, questo era un convento basiliano, acquisito poi nel 1398 dai signori del feudo, la famiglia Gravina. Famoso per i boschi, per i punti panoramici e – oggi – anche per gli artistici murales che decorano alcune delle casette, Presa lega il proprio nome a una sorgente d’acqua purissima (la “presa dell’acqua”).

Oggi meta di un ricco turismo di villeggiatura estiva, il borgo inizia a vivere proprio in primavera. La chiesa madre della Madonna delle Grazie e quella più piccola del Calvario sono i punti di riferimento religiosi e artistici del posto.

Per arrivare a Piedimonte e Presa

Per raggiungere Piedimonte e Presa, la via più rapida è quella dell’autostrada A18 Messina-Catania (uscita Fiumefreddo) – o in alternativa la Statale 114 Messina-Siracusa – seguendo poi da Fiumefreddo le indicazioni per la Statale 120.
In treno si scende sempre a Fiumefreddo. L’aeroporto più vicino è quello di Catania-Fontanarossa, a 56 km dal paese. (FOTO DI G MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci