L’estate sta per finire, insieme ad agosto se ne va il caldo e il bel tempo. Ma è ancora presto per amareggiarsi, potete ancora fare molte belle escursioni sull’Etna. Anche con l’aria più fresca, anzi … molto meglio! … si possono andare a esplorare luoghi straordinari. E noi vogliamo portarvi alla scoperta di posti che magari non sempre sono sulle rotte turistiche ma che comunque per una tranquilla passeggiata o picnic vanno sempre bene. Oggi vi portiamo a Monte Maletto.
Il percorso per Monte Maletto
Monte Maletto rappresenta, per il versante ovest dell’Etna, una meta affascinante e interessante per diverse ragioni. Innanzi tutto per la sua storia geologica, che lo pone insieme a Monte Spagnolo tra gli esempi di cono eruttivo laterale. Di queste tipologie di coni se ne trovano a decine sul fianco sud dell’Etna e diversi anche sul lato nord. A est sono quasi del tutto assenti, a causa delle varie frane che hanno interessato quella zona. A ovest si innalzano alcuni esempi particolari, come i Monti De Fiore, Monte Spagnolo e appunto Monte Maletto.
Questo cono sorge a oltre 1700 metri di altezza, si raggiunge tramite sentieri pedonali e in particolare tramite il tracciato della Altomontana. Comprende anche un simpatico rifugio immerso nel verde. Come spiega la guida del sito unescoparcoetna.it, “…per raggiungerlo si utilizza una stradella forestale lunga 880 metri che si stacca dalla Pista Altomontana a quota 1620 m s.l.m. Il sentiero si sviluppa su strada sterrata che, in passato, costituiva un tratto continuo finché l’eruzione del 1976 non distrusse parte del percorso […] lungo complessivamente circa 5.10 km ed è percorribile mediamente in 1-2 ore dal punto di partenza a quello di arrivo”.
Rifugio di Monte Maletto
Se siete dei buoni camminatori non vi peserà quell’ora e mezza di passeggiata verso il cono. La ricompensa sarà un bel panorama e un rifugio delizioso, circondato da prati e alberi, dove poter sostare per riposarvi e mangiare. Il rifugio è piccolino ma resistente, costruito in legno e pietra, e ben fornito. Ma anche se fosse chiuso, sostare nei suoi pressi è gradevole. Sarete circondati da ombra e profumi di bosco. E anche se doveste incontrare le mucche al pascolo, o qualche maialino selvatico, farà tutto parte dello scenario riposante!
Cosa visitare nei pressi di Monte Maletto
Lungo il percorso troverete delle pietre antiche, fondamenta di un castello medievale forse legato a Manfredi di Maletta che nel 1263 – anno di costruzione del castello – era proprietario del feudo che ancora oggi porta il suo nome. Il castello oggi è solo un ricordo, ma i panorami che Manfredi ammirava sono gli stessi.
Con poco più di un’ora di camminata si raggiunge il cratere di Monte Spagnolo, regno di splendide e ombrose faggete. Molto più lontana e dura da affrontare la strada per la Grotta del Gelo, che prevede due ore e mezza di marcia su terreni che possono sfidare solo fisici molto allenati. Questi percorsi vanno affrontati con una guida esperta al fianco, soprattutto se vorrete avventurarvi alla grotta-ghiacciaio che si trova lungo pendii molto scoscesi.
Il centro abitato di riferimento per quest’area è Maletto. Il borgo medievale, oggi, è più famoso per le sue ottime fragole – a marchio DOP – che per i monumenti. Del medioevo rimane molto poco, ma qui trionfa la natura in molte forme. E d’altra parte se si viene qui d’estate a cercare fresco … si deve assolutamente godere del paesaggio. Da Maletto, la città di Bronte dista solo 15 minuti in macchina. La visita vale il viaggio, perché il centro storico e i pistacchi di Bronte si trovano alla fine di un altro percorso di stupendi panorami.
Come arrivare
Dirigetevi in auto verso Bronte e Maletto (da Catania si impiega un’ora di viaggio, da Zafferana Etnea un’ora e mezza, da Nicolosi circa 50 minuti), superate il paese di Maletto e raggiungete contrada Fontana Murata. Qui la strada si fa più sdrucciolevole, proseguendo su una “carrozzabile” che vi condurrà fino al parcheggio a Case Pappalardo. Da questo punto in poi si continua solo a piedi, a meno che non abbiate dei mezzi 4×4 in grado di affrontare boschi e colline. Ma il consiglio è sempre quello di andare lentamente e di godersi con calma la natura tutto intorno. (le foto sono di Grazia Musumeci – sopra il titolo – e di https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/ )