Nella grande varietà di ambienti che costituiscono il vulcano Etna si trova un po’ di tutto: il deserto roccioso, il bosco, il frutteto. E se molti oggi identificano l’Etna con frutti come le mele e i fichi d’india, dovrebbero sapere che c’è tanto di più. Ad esempio, ci sono ciliegie buonissime che nascono qui e si nutrono del ricco suolo vulcanico di questa spettacolare montagna. L’estate è la festa delle ciliegie, e tre quarti dei comuni dell’Etna è impegnato nella produzione di questo dolcissimo frutto. Ma il primo tra tutti è il comune di Sant’Alfio. Volete saperne di più?

Etna terra di ciliegie

Chi abbia iniziato proprio qui questa coltivazione non si sa, con certezza. Di sicuro, le famiglie del posto si tramandano da generazioni l’arte della produzione di ciliegie anche se solo dal XX secolo in poi questa è divenuta una vera produzione industriale.

I “paesi delle ciliegie” sono Giarre, Mascali e Sant’Alfio, sul versante est della montagna. Ma gli alberi di ciliegio si trovano abbondanti anche a sud, a Trecastagni, Pedara, Nicolosi, Biancavilla e Belpasso; e a nord, a Randazzo e Castiglione. Non è raro che facciano “ombra” anche ai pistacchi di Bronte e se ne trovano pure nelle contrade di Santa Maria di Licodia. Un tempo le vendite avvenivano solo con i carretti, con il porta a porta o con mercatini locali. Oggi invece “la ciliegia dell’Etna” è un marchio DOP.

Caratteristiche delle ciliegie etnee

Ricevendo una notevole quantità di sole e vento, oltre che nutrienti speciali di origine vulcanica, la ciliegia etnea è il frutto dell’albero Prunus avium L., ecotipo dolce della varietà Mastrantonio (Donnantonio).

Si presenta di dimensione media, con un colore rosso brillante, croccante all’esterno e con una polpa molto succosa. La tipica nota acidula delle ciliegie qui è ridotta al minimo e prevale invece la dolcezza. La dolcezza però è equilibrata e non scade mai nell’eccessivo zuccherino. Questo si deve al fatto che i mutamenti del terreno vulcanico – che si gonfia e sgonfia periodicamente – creano elevazioni diverse e dunque diverse variazioni di clima per gli alberi di ciliegio.

La loro maturazione avviene quindi più lentamente rispetto alla media nazionale. Ma questo, per i frutti, è tutto vantaggio!

Utilizzo e ricette delle nostre ciliegie

Il gusto equilibrato delle ciliegie dell’Etna le rende adatte ad accompagnare dolci di ogni tipo e anche piatti salati, in particolare carni di anatra e manzo arrosto. Si possono consumare crude, oppure lavorate in forma di salsina, di composta, di marmellata. Stranamente, nella terra che ha inventato la granita, una granita a base di ciliegie è ancora un esperimento raro. Alcuni bar la servono, nel cuore dell’estate, ma non riscontra lo stesso successo della ormai universale granita di mandorla!

Se volete valorizzare le ciliegie dell’Etna, ecco una dolce ricetta estiva da provare:

Ingredienti – 250g di yogurt di soia, 200g di formaggio spalmabile, 100ml di panna, gelatina di albicocche (10g), circa 30ml di latte, 200g di lamponi, pan di spagna, 400g di ciliegie, 150g di cioccolato fondente, 100g di zucchero liquore, menta.
Preparazione – Fate bollire lo zucchero con poca acqua, insieme ai lamponi e a un po’ dui succo di limone. Una volta cotti, frullate e setacciate. Preparate le ciliegie togliendo il nocciolo e il gambo, immergetele nella salsa di lamponi appena fatta.
Cuocete il cioccolato a bagnomaria fino a che si sarà sciolto, quindi spalmatelo sul pan di spagna. Lasciate raffreddare, poi bagnate con il liquore il lato opposto e spalmate il cioccolato anche qui. Montate la panna. Scaldate la gelatina e poi strizzatela, mettendola in un misto di formaggio e yogurt, mescolando a lungo. Aggiungete la panna al tutto.
Preparate lo stampo, versatevi dentro questo impasto e mettete in frigo a riposare per qualche ora (meglio se tutta la notte). Infine, decorate versando sulla torta fredda la salsa lamponi e ciliegie. (ricetta in dettaglio su https://www.facilecongusto.it/ricette/dolci/cheesecake-ubriaca-alle-ciliegie ).