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Se volete ritagliarvi qualche momento di spiritualità sull’Etna, scegliete Piano Vetore per farlo. Qui, su questa spianata erbosa che si apre a sud-ovest, affacciata sui crateri sommitali che sembrano quasi cadervi addosso, sorgono ben due chiesette. Una delle quali è situata all’aperto, realizzata con materiali del bosco e del vulcano, in modo da fondersi con esso.

Piano Vetore

Piano Vetore è il luogo forse più turistico dell’Etna dopo il vicino Rifugio Sapienza (a 5 minuti di macchina da qui) e dopo Piano Provenzana. Qui salgono in cerca di fresco – o di divertimento – moltissimi catanesi, specie di domenica. In estate, grazie ai boschetti che lo circondano, offre refrigerio e tranquillità; in inverno è il posto perfetto per far giocare i bimbi con la neve in sicurezza.

In ogni stagione, Piano Vetore è un ottimo punto di osservazione in caso di eruzioni dell’Etna. Da qui le fontane di lava dei crateri si possono ammirare senza ostacoli visivi e soprattutto con la sensazione di trovarsi proprio “dentro” l’evento.

Situato nel territorio del comune di Ragalna, in questo pianoro si trovano: un hotel, aree di ristorazione e di picnic, l’osservatorio astronomico e le due chiesine di cui vi parlavamo.

piano VETORE 2La chiesa-baita e la chiesina di tronchi

La chiesa della Madonna delle Nevi (video qui) si trova proprio a ridosso delle strutture turistiche di Piano Vetore. All’inizio vi sfuggirà perché la sua architettura a forma di baita tirolese la confonde con le altre costruzioni intorno. Solo la croce, anzi “le” croci, situate accanto alla porta d’ingresso vi faranno capire che è un luogo sacro. I grandi spioventi in legno, la tettoia e la vetrata artistica rendono accattivante il suo aspetto esteriore, mentre dentro domina la semplicità del tipico luogo sacro di montagna. La domenica mattina è sempre aperta.

Poco più avanti, al centro del grande pianoro, sorge invece una “chiesa” fatta di tronchi, all’aperto. I sedili emergono tra l’erba alta e i sassi di lava, sono realizzati inchiodando insieme lunghe assi di legno grezzo. Davanti, un altare altrettanto rustico, con una grande croce di legno che fa ombra alla stele in pietra lavica sulla quale sono incise le parole di papa Giovanni Paolo II : “Ascoltare in silenzio/la voce della natura/al fine di trasformare in preghiera/la nostra ammirazione”.

Le cerimonie alla chiesina di tronchi

Chiunque può godersi e usufruire della chiesetta di tronchi all’aperto, per una foto o una preghiera, in ogni momento. Ma la festa grande di questo luogo avviene di solito il 13 maggio, giorno dedicato alla Madonna di Fatima. In quella occasione, la gente sale in pellegrinaggio fino a qui e viene celebrata una messa – tempo permettendo – sotto il sole del tramonto.

Nell’occasione vengono ricordati, insieme, la Vergine Maria e papa Giovanni Paolo II. La prima messa fu celebrata qui nel 2009, quando partì un progetto dedicato al “Papa Montanaro” curato da Carmelo Nicoloso, Maurizio del Bosco e Tom Perry, l’alpinista scalzo che in onore di Wojtyla ha ripercorso camminando tutte le tappe montane amate dal pontefice, Etna inclusa. (per saperne di più: Fatto Siciliano https://www.ilfattosiciliano.it/etna-piano-vetore-celebrata-la-festa-della-madonna-di-fatima/ )

Non solo religione …

Se non siete tipi religiosi potrete comunque salire ad ammirare queste due piccole chiese, con lo spirito di chi ama l’arte che si esprime anche attraverso i materiali naturali grezzi. Sostare un attimo davanti alla chiesa della Madonna delle Nevi per godersi l’ombra degli alberi, o sedersi sui tronchi lavorati della chiesina esterna, magari ammirando uno sbuffo di cenere dai grandi crateri del vulcano … sono momenti di benessere psicofisico che vanno oltre il credo religioso. E hanno invece molto a che vedere con la pace dei sensi della natura. (LE FOTO SONO DI G MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci