Ne avevamo parlato solo la scorsa settimana, ed ecco che il SEC – il Cratere di Sud Est – si rende di nuovo protagonista con un record assoluto: quello della cima più alta dell’Etna. Succede ad inizio agosto, nella settimana più calda e faticosa dell’estate siciliana. L’Etna produce uno spettacolo fantastico, un parossismo violento e duraturo … al termine del quale il “piccolo” Sud Est ha superato di molto il fratello maggiore, Nord Est. La cima dell’Etna non misura più 3340 metri ma 3357!
Sud Est, vita da record
Il piccolo Sud Est si è formato tra il 1971 e il 1978 ai piedi di quelli che allora erano i quattro grandi crateri dell’Etna: Centrale, Voragine, Bocca Nuova e Nord Est. Quest’ultimo deteneva da decenni il record di cima più alta ed era suo il merito di rendere l’Etna il vulcano attivo più alto d’Europa. Per quarant’anni, il conetto del Sud Est è stato definito “il figlio piccolo”, “il fratellino”, insomma un elemento simpatico, buffo, ma certamente poco considerevole.
Sono bastati pochi anni, però, per cambiare totalmente idea. Il SEC ha avuto una vita da record e non ha ancora finito di stupire. Attivissimo fin dalla sua nascita, ha incrementato la propria potenza tra il 1998 e il 2013 innalzandosi, accorciandosi, dividendosi, aprendo nuove bocche … . Tra il 2020 e il 2021 è stato protagonista indiscusso di parossismi spettacolari e potenti, elevandosi man mano sul paesaggio. Il 9 agosto 2021 ha toccato quota 3357 metri, diventando la cima più alta dell’Etna.
Cosa è successo sul Sud Est
L’Istituto di Vulcanologia di Catania ha valutato con attenzione tutte le misurazioni del caso e ha informato la popolazione con un comunicato dettagliato che spiega cosa è avvenuto nei giorni scorsi in cima al vulcano. Riportiamo parti dell’annuncio INGV:
L’Etna si supera. Nuovo record di altezza a 3357 metri
Con i circa 50 episodi parossistici che dal 16 febbraio 2021 hanno interessato il Cratere di Sud-Est del vulcano, il Monte Etna ha incrementato la sua altezza raggiungendo i 3357 metri s.l.m.
Gli eventi succedutisi nel 2021 hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del Cratere di Sud-Est – il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali dell’Etna -, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano.
Grazie all’analisi e all’elaborazione delle immagini satellitari, il Cratere di Sud-Est ha raggiunto la quota di 3357 m ed è ormai di gran lunga più alto del “fratello maggiore”, il Cratere di Nord-Est, da 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna.
Questo dato storico, che ha un’incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l’elaborazione di due triplette di immagini dei satelliti Pléiades acquisite il 13 e il 25 luglio 2021, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories (http://geo-gsnl.org/), permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie (DSM) dell’Etna.
Dal modello digitale ottenuto del terreno emerge, in via preliminare, che il punto più alto del vulcano si trova ora sull’orlo settentrionale del Cratere di Sud-Est a quota 3357 (± 3 m).
Un record anche per Zafferana Etnea
La nuova elevazione dell’Etna, ottenuta grazie al Cratere Sud Est, regala un record anche al comune di Zafferana Etnea, nel cui comune il territorio del cratere ricade. Passa infatti a questa municipalità il record di “comune siciliano con la più alta elevazione sul livello del mare”.
Tale risultato fino a quel momento era detenuto dal comune di Castiglione di Sicilia (nel cui territorio ricade il Nord Est). La novità di fatto non cambia nulla nella geografia reale dei luoghi, ma aggiunge fascino al già noto fascino turistico che Zafferana esercita da sempre sul turismo etneo.
La “porta dell’Etna” come ama farsi chiamare il comune – punto di riferimento turistico in ogni stagione – ha oggi una motivazione in più per diventare meta di escursioni, soggiorni e avventure. Tutte ovviamente all’insegna della passione per questo grande vulcano in continuo cambiamento.
Da dove ammirare il “gigante”
Adesso il grande Sud Est si può ammirare da quasi tutti i versanti etnei. La sua enorme mole nera sembra quasi un fantasma in bilico. E di fatto lo è perché basterebbe qualche crollo o ulteriore collassamento del terreno per smorzare nuovamente la sua altezza. Ma finché il record rimane è giusto ammirarlo. Affidatevi alle nostre brave guide per individuare il punto panoramico che più vi piace.
Potrete farlo molto bene dalla piazza di Trecastagni, dal centro di Nicolosi, da Rifugio Santa Barbara (lato Etna Sud), dalla piazza di Zafferana Etnea e da quella di Milo. Se riuscirete a salire all’osservatorio Pizzi Deneri sul lato nord-est potrete avere una visione quasi globale e sicuramente emozionante. Ma niente regala emozione come guardare al Sud Est e a come è cambiato dal culmine del sentiero Schiena dell’Asino. (le foto sono di G Musumeci)