La gente dell’Etna non considera il vulcano come una cosa inanimata, ma come un essere vivente. Lo chiamano “mamma”, e non a caso. Questa montagna infatti sembra “avere un comportamento”, proprio come un umano, e si dimostra accogliente, generosa, affettuosa anche … oppure dispettosa! Chi non vive sotto un vulcano non ne capisce il senso ma, sì, l’Etna è in grado di fare scherzi. Anche di pessimo gusto. E non stiamo parlando delle eruzioni violente… quello è il suo mestiere. Gli scherzi di cattivo gusto sono i parossismi come quello avvenuto il 21 maggio 2023.
Etna, un anno di attesa
Dopo tre anni di spettacoli eruttivi strepitosi, nel maggio 2022 l’Etna ha prodotto la sua ultima eruzione prima di un lunghissimo periodo di quiete. Se si eccettuano delle strane fratture piene di lava, apertesi qualche mese dopo in pieno silenzio dentro la Valle del Bove, non ci sono state più eruzioni per un anno. I curiosi, i turisti, gli appassionati ma anche i vulcanologi attendevano con ansia un nuovo evento. E finalmente, a partire da aprile del 2023, qualcosa sembrava muoversi e… muoversi davvero. Il vulcano si stava risvegliando.
Il falso allarme e il nuovo parossismo
Dopo una serie di sciami sismici localizzati, nella settimana del 15-20 maggio, gli strumenti dello INGV hanno notato un notevole movimento del magma sotto i crateri sommitali. Come se la massa di roccia fusa stesse cercando una via di uscita, causando anche deformazioni del suolo e aumento del tremore.
I vulcanologi hanno così allertato la Protezione Civile, come fanno sempre per regola. Ma questo scambio di informazioni, per qualche strano equivoco, è arrivato alle orecchie della stampa che ha lanciato una “allerta rossa” e un panico eccessivo. Nulla di quel che stava avvenendo sull’Etna, infatti, era “anomalo” o “straordinario”. L’eruzione era imminente, ma senza alcun dramma o preoccupazione.
Nemmeno il tempo di far rientrare il falso allarme, e stavolta l’eruzione è partita veramente. Ha “scelto” di farlo in una giornata cupa, buia, nuvolosa, con un ciclone mediterraneo che sferzava la Sicilia, togliendo ogni visuale sul vulcano! Il parossismo è iniziato, ma “a porte chiuse”, nessuno ha potuto ammirarlo!
Uno scherzo da Etna
Deve essere stato anche un bellissimo parossismo! Gli abitanti del versante sud-ovest hanno chiaramente sentito i grandi boati delle fontane di lava e la conferma che non si trattava di sogni è arrivata, poco dopo, sotto forma di lapilli. Molti centri abitati del fianco sud sono stati coperti dalla sabbia nera, mentre in cima al vulcano una copiosa colata di lava si faceva strada tra la neve.
In serata, il parossismo è terminato. Solo il fiume di lava è rimasto a illuminare le nuvole… che non si sono mai spostate dalla cima del vulcano!
Un verso scherzo da Etna, questo. Eruttare con tanta violenza nel momento in cui nessuno, nemmeno le webcam più vicine ai crateri, potevano vedere lo spettacolo! Come una diva capricciosa che evita i paparazzi … come una regina sdegnosa che allontana i sudditi molesti. Adesso diteci se chi è in grado di architettare uno “scherzo” così non sia anche assolutamente e indubbiamente un essere pensante e vivente?
Ci saranno altre eruzioni?
La domanda successiva è sempre quella. E adesso, finito lo spettacolo, ci saranno altre eruzioni? Non possiamo saperlo. Tutto ciò che possiamo fare è affidarci ai vulcanologi che, con i loro strumenti, seguono il cammino del magma dentro il corpo del vulcano.
Ma anche se il magma si sposta, anche se risale, non è detto che l’eruzione si verificherà. Come detto, l’Etna è un essere vivo e pensante, e sta soltanto a lei decidere quando e come. E anche CHI avrà il privilegio di vederla. Meglio non starle addosso, non insistere troppo … come avete visto, a volte sa anche punire i curiosi. Con delusioni che non si dimenticano facilmente!
(la foto grande è di SKYLINE WEBCAM & FUNIVIA DELL’ETNA)