AGGIORNAMENTO INGV— l’eruzione si è conclusa il 21 luglio mattina.
Nuova eruzione in atto sull’Etna. Dall’alba del 18 luglio, il grande vulcano siciliano aveva cominciato a dare segnali di nervosismo. Inquieto già da un po’, l’Etna aveva manifestato i primi bagliori dovuti alla crescente attività stromboliana nelle ventiquattro ore precedenti. Tale attività si era intensificata in serata e durante la notte, con boati ed esplosioni di fuoco che avevano già attirato l’attenzione.
Eruzione Etna, una nuova bocca?
Verso l’una della notte tra il 18 e il 19 luglio un nuovo foro si è aperto alla base del Nuovo Cratere di Sud Est e l’attività esplosiva è stata evidente da entrambe le aperture del cono per tutta la notte. Al mattino una lunga colata lavica si è riversata sul lato nord-orientale della Valle del Bove.
Tremori, cenere e colate di lava
L’Etna sta mostrando, ancora una volta, una modalità eruttiva particolare. Il tremore vulcanico sale vertiginosamente per poi diminuire di colpo. Risalire ancora in fretta e poi riscendere senza una motivazione apparente. In tutto ciò, nella giornata del 19 luglio si sono susseguiti i boati accompagnati – in serata – da una forte emissione di cenere che ha portato alla chiusura temporanea degli aeroporti di Catania e Comiso. Lo spettacolo della sera del 19 luglio ha visto una serie di nuovi bracci lavici sovrapporsi alla colata originaria.
Al momento, i vulcanologi dell’INGV continuano a monitorare la situazione perché il tremore non è ancora rientrato e i fenomeni di emissione di cenere e lava continuano, sebbene in modo moderato, anche nella giornata del 20 luglio. (foto di Grazia Musumeci)