L’Etna è un vulcano che non smette mai di stupire. Per questo esplorarlo è un privilegio e un divertimento che non dovreste mai negarvi. Andremo insieme alla scoperta di località, eventi e testimonianze incredibili che raccontano di una montagna “viva”, che cambia ogni giorno e che ogni giorno è capace di creare spettacoli unici.
L’eruzione che spaccò il fianco di Etna Nord tra ottobre 2002 e gennaio 2003 ne è un esempio. Fu una manifestazione vulcanica talmente completa da essere definita “l’eruzione perfetta” dagli stessi vulcanologi, che pure tenevano d’occhio la montagna da mesi.
La bottoniera di Piano Provenzana
Preceduta da una serie di scosse sismiche nei tre giorni antecedenti, il 26 ottobre nel cuore della notte si aprirono una serie di bocche laterali sul corpo dell’Etna. Le fratture spaccarono il suolo sia sul fianco sud, ma molto in alto, sia – a quota decisamente più bassa – sul versante settentrionale (Etna Nord).
La cosiddetta “bottoniera”, ovvero una serie di bocche in fila come tanti bottoni, emise colate laviche che in poche ore raggiunsero gli impianti sciistici e commerciali di Piano Provenzana. Molti prefabbricati adibiti a negozi e centri di informazione furono distrutti in meno di 24 ore. La lava non minacciò mai davvero i centri abitati sottostanti, come Linguaglossa, ma causò danni ingenti ad alcune strutture alberghiere situate sul percorso turistico.
Il terremoto del 29 ottobre
Certamente più danno fece il sisma che nella tarda mattinata del 29 ottobre 2002 scosse i paesi pedemontani tra i comuni di Santa Venerina e Giarre. Si ebbero crolli anche negli abitati periferici di Zafferana Etnea, Acireale e Milo. Non si registrarono vittime ma diversi feriti e un danno patrimoniale notevole.
Il terremoto (4.5 Richter) fu molto superficiale e causato dai movimenti delle faglie tettoniche spinte dalla pressione del magma. Dopo questo evento, l’eruzione dalla bottoniera di Etna Nord sembrò andare ad esaurimento fino alla conclusione il 7 novembre.
Tuttavia le manifestazioni vulcaniche proseguirono a giorni alterni fino al 29 gennaio 2003. In particolare la grandiosa emissione di cenere produsse “funghi” di cenere che raggiunsero le coste della Libia e costrinse alla chiusura dell’aeroporto di Catania per settimane.
Etna, un’eruzione perfetta
L’eruzione del 2002-2003 fu detta “perfetta” perché in pochi giorni espresse qualsiasi fenomeno vulcanico collegato a una eruzione: sisma, versamento di lava, emissioni di cenere, fratturazioni. Rimase negli annali anche per la gran quantità di materiale emesso (160 milioni di metri cubi!). Di questo evento unico restano molte testimonianze, soprattutto i crateri che si sono aperti sopra Piano Provenzana.
Insieme a noi potrete camminare intorno a queste bocche ed esplorare anche il percorso delle colate. Vi porteremo anche alla scoperta di grotte di scorrimento lavico e di panorami mozzafiato. Si terminerà con la immancabile visita alle Gole dell’Alcantara, restando in tema di emissioni vulcaniche anomale e di canali di scorrimento lavico, sebbene questi risalenti a ere antichissime.