La nuova eruzione dell’Etna sembra in fase di spegnimento. Non si può mai dire con certezza, perché il vulcano potrebbe riservare nuove sorprese, tuttavia l’attività si sta riducendo di giorno in giorno. Scrivono i vulcanologi dello INGV di Catania:
“dall’analisi delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza e dalle osservazioni effettuate da personale INGV nella serata di ieri 3 giugno e nel corso della mattinata odierna, è stato possibile osservare che continua l’attività dal segmento della fessura eruttiva di quota 2850 m s.l.m. L’intensità dell’attività esplosiva è tuttavia fortemente diminuita: nella tarda mattinata alla fessura attiva si osservava attività di spattering con lancio di brandelli di lava la cui altezza raggiungeva la decina di metri. I fronti lavici, che nei giorni scorsi erano avanzati fino a quota 1700 m s.l.m., sono in raffreddamento. I fronti attivi sono ubicati ad una quota compresa tra 2500 e 2300 m circa s.l.m.
Relativamente al tremore vulcanico, il trend in leggero decremento che ha caratterizzato la sua ampiezza media a partire dalla mattina di giorno 30 maggio, è perdurato fino alle prime ore di oggi. Dalle ore 06:00 UTC (08:00 locali) circa di oggi l’ampiezza del tremore mostra una modesta tendenza all’incremento e nella tarda mattinata ha raggiunto un livello medio; questa tendenza si è osservata anche nel pomeriggio.” (foto Grazia Musumeci)