Sorprendente come solo l’Etna sa essere … regala, nella pre vigilia della festa di Ferragosto, un’eruzione che quasi nessuno si aspettava. L’ultimo evento parossistico era avvenuto a maggio del 2023, e da allora il vulcano si era mantenuto in calma apparente. Il tremore vacillava continuamente, ma i gas non trovavano la potenza adatta a portare in superficie il magma, quindi tutto procedeva con tranquillità. Nemmeno i tanti turisti che in questi giorni affollano la Sicilia si aspettavano questo … regalo.
Un’eruzione a sorpresa
Fino alla mattina del 13 agosto, le escursioni in quota e le visite guidate ai crateri sommitali sono continuate come sempre, secondo i soliti ritmi dettati dal turismo di massa dell’Etna. Anche nel pomeriggio, nonostante la nuvolosità causata dalla forte umidità, il vulcano era frequentato. Il grafico del tremore indicava qualche linea in aumento, ma non tanto da far pensare a un evento imminente.
Tutto è cambiato nel giro di un’ora.
Una improvvisa impennata del segnale, un aumento dei brontolii sommitali … intorno alle 19 (fortunatamente due ore dopo la chiusura degli impianti di salita ai crateri!), ecco le prime fontanelle di lava dal Sud Est. L’eruzione è partita quasi in segreto, dietro la densa coltre di nuvole che ha ricoperto l’Etna fino alle 21:30. In tanti quindi ne hanno visto l’inizio solo grazie alle telecamere termiche sistemate in quota.
Etna, notte di fuoco
Il cratere di Sud Est, protagonista indiscusso degli ultimi 50 anni di vita del vulcano, ha iniziato a emettere esplosioni stromboliane a ritmi sostenuti e per tutta la sera ha regalato uno spettacolo “turistico” eccezionale. Le cose sono cambiate durante la notte.
Le fontane di lava si sono trasformate in una unica, grande, rumorosissima fontana gigante! La parziale copertura dovuta alla forte emissione di cenere ne ha quasi nascosto la bellezza, per diverse ore, ma i boati potenti che riecheggiavano su tutta la costa – e il bagliore rosso in cima – hanno fatto capire lo spettacolo che si stava scatenando in cima.
Verso le 4 del mattino tutto si è concluso improvvisamente come era iniziato. Rimaneva soltanto la emissione di cenere che ha colpito la fascia sud-ovest dell’Etna, ricadendo su Catania, Bronte e Paternò. In mattinata è arrivato il report tecnico degli esperti dello INGV di Catania, che qui di seguito riportiamo.
Eruzione 13 agosto, report dei vulcanologi
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dall’analisi delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE si è osservato che l’attività di fontana di lava del Cratere di SE, segnalata nel precedente comunicato, nel corso della notte ha prodotto una nube vulcanica che si è dispersa in direzione SUD, producendo una ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre. L’attività di fontana di lava è cessata a partire dalle ore 03:20 GMT circa, e in seguito il Cratere di SE è stato interessato da una debole emissione di cenere che a partire dalle 05:50 GMT circa è diventata discontinua e confinata nell’area sommitale del vulcano. Infine, il trabocco lavico che ha coinvolto il fianco sud-occidentale del Cratere di SE si presenta in raffreddamento non essendo più alimentato.
Nel corso della notte l’attività sismica ed infrasonica si sono ulteriormente intensificate e dopo avere raggiunto i valori massimi intorno alle ore 01:20 UTC, a partire dalle ore 02:50 hanno mostrato un trend in rapido decremento. Dalle ore 03:20 UTC l’ampiezza media del tremore vulcanico si è attestata nel livello medio (dove tuttora permane) ed ha raggiunto valori confrontabili a quelli pre-eruttivi intorno alle ore 03:30 UTC. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 2700m sopra il livello del mare.
L’attività infrasonica, che durante la notte ha seguito lo stesso andamento temporale del tremore vulcanico, allo stato attuale risulta essere parecchio modesta; i transienti infrasonici registrati, tutti di bassa energia, sono adesso localizzati al cratere Bocca Nuova.” (foto di Grazia Musumeci—13/08/2023)