E’ iniziata alle 16 del 16 febbraio 2021, con un trabocco lavico dal cratere di Sud Est e con un notevole aumento del tremore, la grande eruzione dell’Etna attesa da oltre un anno. In poco meno di due ore, i livelli di allerta sono cresciuti. Verso le 17:10 violentissime esplosioni hanno fatto vibrare le falde del vulcano e i paesi pedemontani.
Poco dopo colonne di fumo, vapore e cenere si sono levate dal complesso SEC-NSEC mentre contemporaneamente una gran quantità di materiale crollava in direzione Valle del Bove. Dalle fratture aperte con le esplosioni sono partiti diversi bracci di lava . In pochi secondi due dei più ampi hanno raggiunto il fondo della vallata che si apre sul fianco orientale dell’Etna.
Grande eruzione attesa da tempo
altissime colonne di cenere
L’eruzione veniva accompagnata da tremori intensi, boati udibili da tutta la costa e fontane di lava alte centinaia di metri. Le dense colonne di cenere sospinte dal vento si sono dirette verso sud. Sulla fascia pedemontana meridionale, infatti, sono ricaduti lapilli anche di grandi dimensioni che hanno coperto strade, case e auto. Naturalmente sono state fermate le attività dell’aeroporto catanese di Fontanarossa e dirottati i voli.
L’eruzione spettacolare era attesa da diverso tempo. L’Etna era inquieto dal 2019 e da circa 10 mesi i condotti erano colmi di magma in continua risalita. Le emissioni di bolle di gas producevano attività stromboliana da mesi. I vulcanologi temevano un evento straordinario, specie se laterale. Il timore era che si potesse squarciare il fianco del vulcano con danni importanti agli abitati. L’eruzione è invece avvenuta in cima, lontano dalle zone urbane.
Monitoraggio costante
lapilli ricaduti su Catania
Resta sotto osservazione attenta il corso della lava, per monitorare se si spinga troppo oltre i
confini della Valle del Bove mettendo in pericolo centri come Zafferana Etnea situato proprio sulla soglia della grande depressione. Tuttavia – esaurita la spinta eruttiva più potente – anche i bracci di lava sembrano essere molto rallentati.
(le foto sono di Go Etna e di Grazia Musumeci)