A prima vista vi sembrerà un gioco da ragazzi. In fondo, penserete, non sarà tanto diverso che camminare su una pietraia alpina, o su un deserto roccioso o su una qualsiasi scogliera italiana. Ci vuole davvero una guida per imparare a camminare sulla lava solidificata? Certamente, perché la lava – e in particolare la lava dell’Etna – non è un terreno semplice e non va mai sottovalutata. Per evitare di farsi del male, specialmente se andate in escursione con dei bambini, siate preparati.
Camminare su una “sciara”
Con i nostri tour è previsto parecchio trekking, sia a quote molto alte (riservate ai maggiori di 16 anni) che a quote più basse ma comunque desertiche. Le lave solidificate, sull’Etna, si chiamano “sciare” – con l’accento sulla “a”. La parola deriva dall’arabo Sha’ara, che indica un deserto, una zona arida. Alcune fonti però farebbero risalire il significato a un termine tardo-germanico (zhar) che indica uno strappo.
E quest’ultima probabilità ci riporta ai nostri consigli, perché se si cade su una sciara, se una parte qualsiasi del nostro corpo venisse a contatto violentemente con una parte di queste “colate di roccia” si strapperebbe, subirebbe lacerazioni dolorose. La lava dell’Etna, infatti, è una roccia molto dura che spesso solidifica in modo irregolare. La sua superficie rimane dentellata, porosa, rugosa e ogni punta è tagliente come un rasoio. Dunque, sì, camminare su una sciara di antica lava dell’Etna richiede accorgimenti da seguire alla lettera. Ecco quali.
Attrezzatura necessaria per camminare sulla lava
Prima di avventurarsi in una escursione con trekking sulla lava è importante indossare pantaloni lunghi fino alle caviglie, possibilmente di materiale impermeabile o comunque resistente agli urti e alle lacerazioni. Sotto, indossate calze spesse e assicuratevi di avere buone scarpe da trekking: alte, con suola spessa e dentellata, di materiale resistente. Oltre a proteggervi da graffi e ferite, questo abbigliamento vi proteggerà dalle vipere, che sull’Etna sono numerose e vivono per lo più nascoste negli anfratti delle sciare.
Le scarpe resistenti possono proteggervi anche da un altro fenomeno. Capita, infatti, che pur camminando su una lava già fredda da tempo, da qualche sfiato esca ancora del calore derivante dal nucleo che non si è ancora del tutto solidificato. In quel caso, questo tipo di calore, può sciogliere suole di scarpe da tennis “normali”.
Conviene sempre avere con sé un kit da pronto soccorso, bottiglie d’acqua possibilmente in borse termiche che le mantengano fresche, qualche spuntino veloce ed energetico perché camminare sulla lava è stancante e ovviamente occhiali da sole e macchina fotografica. Se lo ritenete necessario indossate dei guanti, simili ai guanti da ciclista o da motociclista, per aiutarvi con le mani in alcuni passaggi più difficili della camminata.
Cosa non dimenticare mai
Non dimenticate mai che l’Etna è un vulcano e che il suo terreno nasconde molte insidie che voi non potete riconoscere ma la vostra guida sì. Non abbandonate quindi il gruppo e se lo fate avvisate la guida sulla direzione che intendete prendere, così da farvi consigliare in merito.
Non dimenticate che il terreno lavico è magnetico e può disturbare dispositivi come le bussole o alcuni tipi di orologi. In alcune zone dei deserti lavici è difficile anche comunicare con i cellulari, per cui ancora una volta restate vicini alle vostre guide.
Non dimenticate che per camminare sulla lava solida bisogna avere buone gambe e tanto fiato, dunque non tentate l’avventura se non siete fisicamente in ottima forma o se non siete ben allenati. In alternativa ai trekking ci sono molte altre gite interessanti da fare in jeep.