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Se amate la nuova moda della festa del terrore, Halloween, che si sposa perfettamente con alcune tradizioni locali – come il Giorno dei Morti – potete celebrare la paura e il mistero anche sul vulcano più bello d’Europa. L’Etna infatti nasconde misteri e storie di paura che nulla hanno da invidiare a quelle celtiche che sono la base della festa delle zucche! E se vi trovate in Sicilia in questo giorno speciale, non dovreste perdere questi suggerimenti.

Halloween e la tradizione etnea

Halloween non è una tradizione etnea, né siciliana in generale. La “moda” di questa festa è arrivata tramite i film americani ed è una realtà soltanto da vent’anni. Anche se le antiche tradizioni siciliane prevedono un rito simile (in molti paesini dell’entroterra i bambini bussano alle case in cerca di dolci la notte prima di Capodanno), la festa più sentita dalla cultura locale è quella “dei Morti”.

Infatti, nel territorio dell’Etna come in tutta la Sicilia, sono i giorni dell’1 e 2 novembre quelli in cui si ricordano le anime defunte, le anime sante, i fantasmi dei parenti trapassati e via dicendo. E sono questi che lasciano i dolci ai bambini “sotto il letto”. Le due feste non si sovrappongono, anche se Halloween sembra più emozionante e più dinamica  – i bambini vanno a cercare i dolci, non li aspettano a letto.

Ma quel che accomuna le due tradizioni è la paura, l’ansia, il mistero legato all’aldilà. E in questo senso, il vulcano Etna è pieno di stranezze misteriose. Da cercare e da vivere soprattutto in questa notte di fine ottobre!

Gli alberi fantasma

halloween etna (2)
i misteriosi alberi dell’Etna

Sull’Etna, nella notte di Halloween, sono gli alberi i protagonisti. Spesso, a ridosso delle antiche colate di lava, si trovano infatti “gli alberi fantasma”. Sono tronchi sbiancati, uccisi dall’eccesso di calore del fiume di fuoco, che pur avvolgendoli non li ha mai bruciati. Come mai non si sono incendiati? E come fanno a resistere in piedi, contro le intemperie, se sono morti? Andate ad ammirarli all’imbrunire, quando spiccano – bianchissimi – contro il cielo cupo della sera. Sarà un’esperienza da brividi!

Sono alberi misteriosi anche le betulle dell’Etna. Innanzi tutto perchè le betulle sono tipiche del nord Europa. Cosa ci fanno tanto a sud? E poi, cosa sono quei misteriosi occhi che ci osservano dai loro tronchi pallidi? Sono davvero gli sguardi degli spiriti, come dice la tradizione contadina locale? Da qualche anno, tra l’altro, si aggira per il vulcano un misterioso artista che va a scolpire vecchi tronchi con facce di elfi e di streghe. Tutto ciò aumenta il mistero!

Il Monte dei Morti

Sul fianco nord dell’Etna, dopo un percorso di escursione abbastanza duro – ma fortemente panoramico – si raggiunge una antica colata lavica (XVII secolo) chiamata Sciàra del Follone, ma qui conosciuta come Monte dei Morti. Si tratta del residuo di una eruzione formata da lave a corde, ovvero molto fluide e dalla forma allungata come di una corda. Ammassandosi l’un l’altra, e raffreddandosi così, queste lave oggi appaiono come un gruppo di cadaveri scheletrici tutti accatastati. Una visione impressionante e degna … del miglior racconto dell’orrore!

Altri misteri dell’Etna

I primi coraggiosi esploratori della montagna, cominciarono ad affrontare la salita verso le cime tra il XVII e il XVIII secolo. Nell’Ottocento l’escursionismo alpino era già uno sport affermato. Quei pochi studiosi coraggiosi che si avventurarono sulla cima dell’Etna tra Settecento e Ottocento videro sicuramente molti fenomeni particolari. Qualcuno afferma di aver visto, sull’orlo dei crateri sommitali, alcune strane ombre. Ombre poco umane, quasi diaboliche. Che emergevano o si tuffavano nell’abisso. Gli avvistamenti si sono ridotti fin quasi a sparire nel XX secolo … ma il mistero rimane.

Un mistero ancora attuale invece è quello della villa infestata che si trova nel paese di Mascalucia, sul fianco sud del vulcano. La Villa del Barone è un palazzotto settecentesco che da anni non trova un proprietario. Pare infatti che troppe presenze si aggirino dentro quelle mura e chi ha provato a viverci ha pagato molto caro il proprio azzardo! Se siete a Mascalucia in questo giorno oscuro, quindi, attenti a dove … parcheggiate la macchina! (foto di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci