Una tappa interessante per una gita alla scoperta del territorio etneo potrebbe essere il paese di Mascali, e in particolare la frazione di Nunziata. Qui, infatti, nel 2012 è venuta alla luce quella che è il primo esempio di chiesa paleocristiana della zona. Un tesoro raro e unico, specie per la Diocesi di Acireale in cui la chiesetta ricade.
Tutto comincia nel 1984 quando si decide di recuperare la piccola chiesa detta “La Nunziatella”, un edificio sacro abbandonato da moltissimi anni e caduto quasi in rovina. Si salvava solo la splendida facciata in pietra lavica con la minuscola cella campanaria in cima al tetto. Durante i venti anni di lavori di recupero sono state rafforzate le strutture e riportati alla luce gli affreschi bizantini (Cristo Pantocrator, Cristo Giovanetto) e altre simbologie impresse nell’abside e nelle pareti.
La chiesa su una chiesa
Il ritrovamento di testimonianze tanto antiche fece subito sospettare che la chiesetta fosse sorta sopra un luogo di culto antecedente e dunque storicamente molto interessante. Ma non si riusciva a individuarne la posizione esatta. Infatti, a causa di terremoti ed eruzioni, il paese di Nunziata e la sua chiesetta sorgono su strati di lava che hanno sepolto gli abitati precedenti.
Fu verso la fine dei lavori di recupero della Nunziatella, nel 2012, quando si doveva cominciare a rifinire la parte il sagrato circostante che, durante gli scavi, vennero alla luce i primi ruderi della chiesa precedente. I sospetti divennero quindi realtà e si procedette al dissotterramento del monumento, ultimato tra il 2013 e il 2014.
La basilica paleocristiana della Nunziatella
Dagli scavi è venuta alla luce una basilica paleocristiana del V secolo (molto probabilmente ultimata intorno al VII) con ben tre navate, una parte dell’abside e il muro settentrionale ancora integri! La basilica si sviluppa per 2,70 metri sotto il suolo stradale e denota ancora i danni dei terremoti che la danneggiarono in passato. I residui di travi del tetto ritrovati in pezzi sul pavimento lo confermano.
Praticamente intatti i due pavimenti a mosaico posti su livelli diversi, uno più basso rispetto all’altro. I due ambienti potrebbero corrispondere al pulpito e al piano dell’assemblea, oppure uno potrebbe essere un fonte battesimale. Altri oggetti ritrovati nella basilica sono: monete, ceramiche, utensili in bronzo e pietra. Trovati anche scheletri umani, di donne e uomini, che fanno ipotizzare la presenza anche di un convento misto.
Mascali e l’eruzione del 1928
Nunziata di Mascali fa parte del territorio comunale del paese di Mascali, appunto. Questo piccolo centro abitato ha combattuto una battaglia terribile contro il vulcano nel novembre 1928. Un’eruzione laterale dell’Etna aveva aperto una bocca a bassa quota (a 1150 metri) e la lava fluida aveva subito incontrato il letto di un torrente.
Purtroppo si trattava del torrente Pietrafucile che attraversava proprio il centro abitato di Mascali. Il fiume di fuoco dunque raggiunse in pochi giorni il paese, che intanto era stato evacuato, e ne distrusse tre quarti lasciando intatta solo la contrada Sant’Antonino. Inghiottita dalla lava anche la bellissima chiesa seicentesca che dominava il centro. Ancora oggi, dai video d’epoca, si possono vedere le fasi di quello spaventoso evento.
Dopo la distruzione Mascali rinacque impoverita, avendo perso anche i campi e le vigne su cui si basava la sua economia. Per fortuna il paese estende il proprio territorio comunale fino al mare e grazie alle frazioni costiere in estate punta economicamente sul turismo di massa. Le lunghe spiagge di ghiaia e il mare poco profondo sono l’ideale per rilassarsi durante la bella stagione.
Informazioni utili su Nunziatella di Mascali
Visita alla Chiesa della Nunziatella e Basilica Paleocristiana
contattare la Diocesi di Acireale – [email protected] – tel.095/601102 . Oppure il Comune di Mascali: http://www.comune.mascali.ct.it/informazioni/Indirizzi_utili.aspx .
(LA FOTO DELL’AFFRESCO E’ DI GABRI MGR)