Tra i paesi più originali che fanno da corona al grande vulcano Etna, Centuripe (Enna) merita sicuramente una visita. Non si trova nelle immediate vicinanze della montagna, ma offre panorami spettacolari specialmente durante le eruzioni più potenti. E che vediate o meno l’Etna in azione, a Centuripe non mancherà la meraviglia. Perché questo paese nasconde tanti gioielli storico-artistici. Ed esso stesso è un gioiello, specialmente la notte quando si illumina e assume una forma misteriosa, visibile solo dall’alto: quella di un gigante di luce!
Il “gigante” di Centuripe
Lo hanno “scoperto” casualmente i primi piloti d’aereo, i passeggeri dei voli di linea. Oggi lo possono vedere tutti, grazie alle foto scattate con i droni. Centuripe ha la forma strana e inquietante di un uomo gigantesco. Il suo centro storico (il torace), infatti, si allarga dalla collina (la testa) e si ramifica verso i quattro punti cardinali formando braccia e gambe di un essere quasi mitologico. Anche se forse è tutto soltanto frutto del caso. Se sarete dentro il paese non potrete vedere il “gigante”, ne sarete parte integrante voi stessi. Ma ovunque vi troviate sul suo corpo, potrete ammirare intorno a voi la bellezza della natura siciliana e – nelle giornate limpide – anche il cono dell’Etna all’orizzonte.
Centuripe e la sua storia millenaria
Centuripe è stata abitata da sempre, anche se le prime tracce certe della presenza dell’uomo si ritrovano negli scavi di epoca neolitica che circondano la collina. Certamente esisteva un centro abitato nel VI secolo avanti Cristo, popolato per lo più da genti Sicule. Furono i Greci a fondare una città denominata Kentòripa e a sfruttarne il territorio ricavandone una prima industria dell’argilla e della lavorazione dei vasi di ceramica.
Con l’arrivo dei Romani, nel III secolo avanti Cristo, Kentòripa divenne Centum Ripae (cento ripide, cento dirupi) per via della collina dai fianchi molto scoscesi. In questi secoli, la lavorazione di ceramiche e l’agricoltura dei terreni circostanti diedero a Centuripe ricchezza e importanza. Era provato che qui sorgessero palazzi e templi e che Roma tenesse di gran conto questo luogo e i suoi abitanti. A questo periodo d’oro seguirono secoli bui e tristi. Centuripe fu saccheggiata più volte, durante il dominio Arabo, sotto il regno di Federico II e ancora dopo, con gli Angioini.
Nel XV secolo, a seguito di un violento terremoto, molte popolazioni della costa si trasferirono proprio nella vecchia Centum Ripae, ormai abbandonata, e la ricostruirono con un nuovo nome: Centorbi. Tra il XVI e il XIX secolo, la cittadina risorse dalle proprie rovine e tornò ad avere importanza al punto che dopo l’Unità d’Italia per un periodo fu anche capoluogo di provincia. Nel 1862 cambiò di nuovo nome in Centuripe. Fu protagonista infelice della feroce battaglia del 2 e 3 agosto 1943, durante l’avanzata degli Alleati contro i tedeschi. Oggi la città vive prevalentemente di agricoltura, allevamento e artigianato.
Perchè visitare Centuripe
Al di là dell’emozione di trovarsi “dentro il gigante” e alla bellezza dei panorami, Centuripe offre diversi itinerari turistici interessanti. Il suo centro storico porta ancora le tracce della rinascita seicentesca, ad esempio nella facciata rosa del duomo dedicato alla Immacolata Concezione. Passeggiando per il centro si incontrano molte altre chiese, piccole o grandi: San Giuseppe, San Gioacchino, l’Annunziata, la chiesa del Purgatorio … . Da non perdere gli interni della chiesa del Crocifisso, dove si evidenziano ancora gli impianti di epoca romana.
Lungo la vostra passeggiata vi sorprenderanno forse gli archi di mattoni che sostengono una strada cittadina e che non sono altro che i resti del Tempio Romano degli Augustali. Gli scavi archeologici di ogni epoca sono l’itinerario più emozionante da seguire a Centuripe. Vi segnaliamo, tra i tanti: i resti termali di Acqua Amara, le antiche vasche di Sorgiva Bagni, non lontano dalle necropoli greche. E ancora, le necropoli preistoriche di contrada Casino, contrada Cuba, di borgo Carcaci, le antiche fornaci greco-romane, l’abitato di Piano Pozzi.
Tutto quel che non riuscirete a vedere nei luoghi di scavo si trova raccolto al Museo Archeologico di Centuripe (vasi, statue, oggettistica, attrezzi d’epoca). Sulla strada che collega Centuripe a Catania, passando sul fiume Simeto, sono stati ritrovati dei resti di un ponte di epoca romana.
Chi vuole vedere Centuripe e le sue bellezze può anche scegliere di visitarla durante la Settimana Santa, i cui riti antichissimi qui si rinnovano con processioni e tradizioni immortali e suggestive. Vi consigliamo di venire a Centuripe in primavera o in estate, così da evitare il maltempo e avere occasione di ammirare anche il panorama dell’Etna.
Come arrivare
Per arrivare a Centuripe: la via più diretta in macchina è la Statale 121 da Catania , oppure tramite l’autostrada A19 uscendo a Catenanuova e proseguendo sulla 121. In alternativa, chi arriva da sud, può percorrere la Statale 192. La linea ferroviaria interna che collega Catania e Palermo ha una fermata alla stazione di Centuripe. L’aeroporto più vicino è Fontanarossa, Catania. (LE FOTO SONO DI: Davide Mauro, sopra il titolo; e Salvo Russo)