Cosa c’è di più rilassante di una bella passeggiata in un bosco? Nulla, se si ha quella sfrenata voglia di immergersi nella natura con ogni fibra. I boschi sono quasi sempre un percorso arduo, dato che si trovano in montagna o comunque in zone di altura. Se i boschi poi fanno parte del territorio di un vulcano, come è l’Etna, possono nascondere ostacoli e insidie anche importanti, per il vostro cammino. Dislivelli improvvisi, fossi, terreno lavico frammisto a sabbia … tutto questo va affrontato. Ma … con o senza l’aiuto di un bastone da cammino?
Bastone oppure no?
La scelta rimane puramente soggettiva. Perché al di là dei consigli degli esperti, ognuno deve sentirsi in grado di affrontare un cammino a modo proprio. Il bastone aiuta certamente a mitigare la fatica, ad affrontare gli ostacoli, a mantenere l’equilibrio e quindi anche una sana postura della schiena. D’altro canto, però, occupa una mano che potrebbe essere altrettanto preziosa per tenersi in equilibrio, magari durante il superamento di rocce o letti di torrenti. Per questo ogni escursionista deve decidere in base alle proprie caratteristiche fisiche e alla propria resistenza. Certamente, anche con qualche suggerimento utile.
Quali bastoni per andare nei boschi?
Il bastone tradizionale del camminatore è il classico ramo d’albero trovato sul sentiero. Rigido, non per forza dritto, robusto quanto basta, viene ripulito da foglie e ramoscelli sul momento e usato come “compagno di cammino”. Ottimo per chi è ben allenato e cerca soltanto un aiuto in più contro la fatica, meno buono invece per chi ha qualche problema… ad esempio al ginocchio o alla schiena.
Esistono poi i bastoni da trekking, simili a quelli degli sciatori ma progettati per aiutare chi cammina. Leggeri, sottili ma resistenti, possono essere fissi – ovvero formati da un pezzo unico, dritto – o telescopici, cioè componibili e formati da più pezzi che si possono smontare. Hanno impugnature ergonomiche e aiutano nel cammino consentendo di sforzare di meno anche le altre parti del corpo. I bastoncini da trekking componibili possono includere parti del bastone da nordic walking che, montate a dovere, creano un altro tipo di bastone ugualmente utile e leggero.
L’uso dei bastoni può anche essere solo temporaneo. Cioè, si può usare fin tanto che non ci si senta sicuri e forti nella camminata e poi riporli da parte e affrontare i boschi con le mani libere, certi della energia di gambe finalmente ben allenate.
Nei boschi dell’Etna
I boschi dell’Etna come detto presentano sentieri spesso ricchi di ostacoli diversi da quelli di altre montagne comuni. Le fratture sismiche, le ricadute di cenere, possono trasformare un sentiero in modo imprevedibile di anno in anno. Il consiglio è di portare con voi bastoni telescopici, in modo da poterli montare e smontare all’occorrenza. Perché in certi tratti è utile averli, ma in altri è meglio affrontare il cammino a mani libere. Camminare per i boschi del nostro vulcano è un allenamento duro e costante, e sicuramente rafforza i muscoli. Quindi, una volta ripetute le escursioni più volte, alla fine potrete anche fare a meno dei bastoni per sempre.