C’è un tipo di turismo che a molti sembra strano, o noioso, ma che riserva invece emozioni speciali: il birdwatching. Letteralmente significa “osservare gli uccelli”, e non solo o non tanto per fotografarli ma proprio per ammirarli nel loro habitat naturale. Un vero “birdwatcher” non porta con sé nemmeno la fotocamera, si limiterà a un binocolo perché il piacere è esclusivamente quello di osservare. I più appassionati, però, non perderanno occasione di scattare foto, di girare video, e di gustare anche la bellezza del paesaggio intorno.
Uccelli sull’Etna
La fauna protetta del Parco dell’Etna comprende, ovviamente, anche moltissimi volatili. Gli uccelli più comuni da avvistare sul vulcano sono – oltre ai classici passeri – la ghiandaia, il cuculo, la cincia o l’agilissimo “culbianco” ( Oenanthe oenanthe) che ama muoversi rapido tra le rocce di lava. Nelle zone lacustri, come ad esempio lago Gurrida, si osservano anatre e aironi. Ma sono i rapaci la vera attrazione del territorio.
Buona parte dei rapaci etnei sono notturni: barbagianni e gufi si incontrano ovunque, specie nei boschi alle quote basse, ma esistono anche gli allocchi e gli assioli. Di giorno, nei cieli blu che fanno da corona ai crateri fumanti, si muovono eleganti falchi e poiane, sparvieri ma anche – di recente – una coppia di aquile reali!
Dove osservare gli uccelli etnei
Due sentieri sono particolarmente adatti per fare birdwatching sull’Etna: Monti Sartorius e Piano Provenzana. I Monti Sartorius sono una bottoniera di crateri di medie dimensioni situati sul fianco nord del vulcano. Circondati da sentieri boscosi e facilmente accessibili, sono la meta preferita dei turisti “della domenica” con famiglie al seguito. Sui crateri più bassi si può anche salire. Ma chi viene qui per il birdwatching raggiungerà le cime più elevate e si siederà ad aspettare il passaggio dei falchi o delle aquile.
Anche Piano Provenzana offre percorsi ottimali per chi vuol fare birdwatching, soprattutto in cerca di rapaci. In modo particolare, l’itinerario che raggiunge il cosiddetto “Abisso di Monte Nero” è adatto a chi cerca avvistamenti di avifauna particolari.
Non lontano da Piano Provenzana si può raggiungere la pineta Ragabo. Seguendo il sentiero boscoso per circa un’ora si raggiungeranno alcune sciare panoramiche, affacciate sulla costa ionica e sulla valle dell’Alcantara. Anche qui è possibile ammirare rapaci affascinanti nel loro volteggiare.
Birdwatching al lago
Un sito unico per ammirare diversi tipi di uccelli, sull’Etna, è sicuramente lago Gurrida. Situato sul fianco ovest, tra l’abitato di Randazzo e quello di Bronte, nei pressi di una cava mineraria, è costituito dallo sbarramento naturale di un fiume che ha formato un grande specchio d’acqua. In alcuni periodi piovosi dell’anno, il lago tracima e inonda le vigne sottostanti creando paesaggi spettacolari!
Qui fare birdwatching è quasi un obbligo! Esistono anche passerelle e gabbiotti adatti allo scopo. Aironi, anatre, falchi e tante altre specie, soprattutto migratorie, sostano qui e si lasciano ammirare dagli appassionati. Non mancano naturalmente gli uccelli “pescatori”, che compiono evoluzioni e tuffi grandiosi … ma solo chi avrà pazienza e tempo riuscirà a cogliere questi attimi.
Come fare birdwatching sull’Etna?
Facile! Basta prenotare una visita guidata, o un tour, verso una delle località che abbiamo descritto. Magari con una guida a vostra disposizione durante la lunga giornata che un bravo “birdwatcher” deve saper organizzare. Chi conosce bene il territorio saprà anche come e dove farvi trovare l’appostamento giusto! (foto di GRAZIA MUSUMECI)