La volpe è il “nostro” predatore. Il predatore d’Europa, perché è quello che si trova praticamente ovunque nel continente. Un predatore “simpatico” perché al contrario di lupi e orsi non attacca mai l’uomo, anche se crea notevoli danni agli allevamenti. Un predatore che si trova anche sull’Etna, dove regna e domina come mammifero selvatico più grande in assoluto. Eppure la volpe sta perdendo quelle sue caratteristiche libere e uniche che lo rendono un animale da ammirare. E la colpa – come sempre – è dell’uomo! Che in questo caso sbaglia per troppo affetto, non per crudeltà. La volpe dell’Etna è dolce, carina, simpatica. Ma per favore … non la viziate!
Dove trovare la volpe dell’Etna
La volpe dell’Etna è una classica volpe europea, con il pelo di color rosso-arancio, occhi grandi color nocciola e coda molto spessa. Come tutte le volpi vive in coppia con il partner, raramente si avventura da sola, e con i propri cuccioli. Ama uscire soprattutto al tramonto e di notte, ma a volte la si incontra anche in pieno giorno, soprattutto se va a caccia.
Questo animaletto si nutre di frutti selvatici, uccelli, rettili e piccoli roditori contribuendo così a controllare la diffusione di altre specie sul territorio. A volte, se l’area è urbanizzata, tende a razziare anche i pollai o le gabbie di conigli. Sull’Etna vive per lo più sul versante meridionale del vulcano, ma si spinge spesso e volentieri anche a est e a ovest. Più difficile incontrarla sul versante nord.
Residenti e turisti viziano la volpe
Hanno iniziato prima di tutti i residenti. Per tenere le volpi lontane dai loro pollai, preferivano nutrirle con altro cibo in modo da disabituarle alla caccia delle galline. I turisti hanno fatto il resto del “danno”. Quando incontrano una volpe lungo i sentieri dell’Etna, tendono a lasciarle mangiare i loro panini, le loro salsicce e altre prelibatezze che l’animale apprezza ovviamente moltissimo.
La conseguenza, grave, è stata quella che la volpe oggi cerca l’uomo e si comporta con esso come se fosse un animale domestico. Cerca il suo cibo, si aspetta il suo cibo. E oltre a cambiare abitudini alimentari, non sempre in positivo, purtroppo sente sempre meno il bisogno di cacciare.
Se la volpe smettesse di cacciare del tutto, sull’Etna si diffonderebbero in modo drammatico topi, conigli e rettili, anche le velenose vipere. E questi causerebbero un danno maggiore, sia agli allevamenti che alla sicurezza sulle strade e sui sentieri. La volpe inoltre è l’unico mammifero etneo che può opporsi ai cani randagi – non frequenti ma a volte presenti sui sentieri – scoraggiandoli dal proliferare sulle aree turistiche del vulcano.
Come comportarsi con la volpe dell’Etna
Quando incontrerete queste simpatiche volpine, durante la vostra visita sul vulcano, potete fotografarle, ammirarle, lasciarvi seguire o al contrario “lasciarvi guidare” da loro sul sentiero. Potete anche guardarle con rispetto pensando alle leggende che le riguardano. Ma …
NON date loro cibo.
NON fatevi impietosire.
NON cercate di accarezzarle o di coccolarle.
Il modo migliore che avete per dimostrare affetto e cura per le volpi è quello di lasciare che restino splendidamente selvatiche. Anche se vi piange il cuore, non le nutrite. Anche se intorno c’è la neve, non le coprite. Anche se piove e sono bagnate, non date loro riparo. Le volpi sanno benissimo come affrontare i problemi del clima nel loro territorio.
E non dimenticate che se la volpe si abitua alle coccole dei turisti, al punto da dipendere dal loro cibo e dal loro aiuto, quando la stagione termina o quando il turismo diminuisce l’animale non saprà più badare a se stesso e morirà.