L’Etna non si fa mettere i “piedi in testa” da un vulcano qualsiasi del mondo. Lo ha imparato a sue spese il Cumbre Vieja, sull’isola spagnola di La Palma- Canarie- che ha iniziato una spettacolare eruzione nel pomeriggio di domenica 19 settembre. La lava è uscita da una frattura che si è aperta a pochi chilometri dalle case del paese, e ha travolto villaggi e struttue turistiche mentre 5000 persone venivano messe in salvo.
Dalla Sicilia, l’Etna si riprende la scena appena 48 ore dopo, la mattina di martedì 21 settmbre. Come se il grande vulcano – il più alto vulcano attivo d’Europa – avesse deciso ancora una volta di dimostrare chi comanda, in questo quadrante di mondo!
Il parossismo numero 51 è iniziato così verso le 9:30 del mattino, andando avanti fin quasi a mezzogiorno. Notevoli colonne ci cenere si sono sollevate spinte da fontane di lava alte anche 800 metri sopra il livello dei crateri sommitali. Protagonista, come sempre, il Sud Est … l’ex “craterino” oggi diventato un cono gigantesco. I venti di alta quota hanno spinto il “plume” eruttivo verso il mar Jonio … tuttavia si è verificata ricaduta di grossi lapilli e di cenere sul versante est della montagna. La cenere crea notevoli disagi alla popolazione locale, ma proprio grazie a questo “sfogo”, si allontana il pericolo di una eruzione laterale devastante come quella dell’isola La Palma. (foto di GRAZIA MUSUMECI)