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Eruzioni a parte, l’Etna è un universo intero da scoprire. Ogni stagione è magica su questo vulcano, dalle giornate di neve a quelle di sole e di fiori. Tra piante endemiche e piante forestiere, che qui hanno trovato casa, l’Etna è ricchissimo di vegetazione selvatica e di colori stupendi. I fiori che in primavera riempiono il vulcano di profumi non sono da sottovalutare. Sono uno spettacolo nello spettacolo.

La bella stagione ormai alle porte, invita a guardarsi attorno con più attenzione per scoprire quante meraviglie possono sbocciare ad ogni angolo del vostro percorso alla scoperta del vulcano. Ecco alcune delle splendide fioriture che si possono ammirare mentre si cammina per i sentieri dell’Etna, nelle calde giornate di sole primaverili.

Mimose, zagare, peri e meli

A partire dalle quote più basse, quelle abitate dall’uomo, sono ovviamente le colture a regalare il primo panorama di colori primaverili. I fiori bianchi di peri e meli, quelli rosa dei peschi, quelli più accesi delle piante di pesche nettarine aprono il paesaggio. Esse si mescolano con le mimose, le prime a fiorire insieme ai mandorli, e a colorare di giallo quasi tutti i paesi pedemontani. Non mancano naturalmente i meravigliosi fiori delle piante di agrumi, quelle zagare che riempiono l’aria di aromi inconfondibili.

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boschi di ginestra

Le ginestre, padrone del vulcano

Un altro colore giallo riempie gli occhi, lungo il sentiero che sale verso la vetta. Si tratta dei fiori di ginestre, i famosi e profumatissimi arbusti che crescono rapidamente sul terreno lavico. La ricchezza del suolo dell’Etna, consente a queste piante – in alcune aree particolarmente favorevoli – di crescere fino a raggiungere le dimensioni di veri e propri alberi. I boschi di ginestra di Piano dei Grilli, a Bronte, ne sono un esempio. La ginestra record, però, si trova sul versante opposto a Piano dei Grilli: a est, a Milo. Si tratta di un albero situato dentro un giardino privato che raggiunge i 12 metri di altezza con circonferenza di tronco di quasi 2 metri!

Camomilla e pistacchi… ma non lo zafferano

Man mano che si sale, si possono ancora incontrare zone ombreggiate come i boschi di castagno o di betulla. Sotto questi boschi crescono piccoli fiori di grande bellezza, che però servono anche in cucina. Le margherite dalle quali si ricava la camomilla sono un po’ ovunque. I pistacchi, specialmente sul lato occidentale, riempiono di tinte rosa i rami che un domani daranno il loro frutto. L’Etna è anche l’habitat di un bellissimo fiore viola, lo zafferano, che però fiorisce in ottobre e dunque si può ammirare solo durante la stagione delle castagne.

Fiori rosa tra la lava

A proposito di rosa … bisogna avere la fortuna di trovarsi ad alta quota, in mezzo ai grandi deserti lavici a ridosso dei crateri, quando fiorisce la saponaria . Pianta dai cuscini di germogli  delicati, ma solo in apparenza. Essi infatti resistono alle condizioni più dure e le radici venivano usate, anticamente, per fare il sapone – da cui il nome.

Molto simile ma ancora più selvaggia è la Astracantha, con le sue spine possenti che raramente si regalano momenti di bellezza. Le sue fioriture spettacolari, però, che avvengono tra maggio e agosto, regalano una visione unica della cima altrimenti desolata del vulcano. L’Astracantha rosa dell’Etna cresce soltanto qui, su questa montagna, e in nessuna altra parte del mondo. (le foto sono di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci