Boati e spettacolo! L’Etna taglia il traguardo di 14 parossismi in un mese, seguendo ancora la sequenza di forti esplosioni iniziata il 16 di febbraio e continuata, costantemente, al ritmo di un evento ogni due giorni.
Il numero 14 arriva nella notte del 17 marzo, con una impennata del tremore vulcanico verso mezzanotte e l’inizio dei segnali esplosivi verso le 2 del mattino. Come al solito si sono create altissime fontane di lava, una copiosa nube di cenere e lapilli che stavolta il vento ha sospinto a sud (Acireale, Aci Sant’Antonio, Pedara, Mascalucia, Viagrande, Valverde, Catania) e diversi bracci di lava.
Forti boati per ore
La lava si è riversata come sempre nella deserta Valle del Bove senza danno alcuno a proprietà o popolazione.
Fortissimi i boati che hanno svegliato tutta la costa catanese e che sono continuati fino alle 8 del mattino. Le persone, spaventate dalla intensità, hanno riferito anche di “scosse sismiche” verosimilmente spostamenti d’aria causati dalla potenza dei boati stessi. Nessun danno, come al solito, ma solo uno spettacolo incredibile che si è arricchito di colori stupendi alle prime luci del mattino.
L’INGV ha subito provveduto a emanare comunicati non ufficiali per tranquillizzare la popolazione che iniziava a riempire i social di commenti e appelli preoccupati. Non si è trattato di nulla di straordinario, solo tanto rumore per l’ennesimo show di questo vulcano incredibile. (foto di G. Musumeci)