L’eruzione strana che da un anno e tre mesi sta caratterizzando l’attività dell’Etna continua ininterrottamente. Ormai la popolazione si è abituata a quell’occhio fiammeggiante che ogni sera zampilla lontano, con sempre maggiore energia. Il protagonista è quasi sempre il Sud Est, ma di fatto tutti i crateri sommitali sono in piena attività. Nuovo Sud Est, Nord Est, Voragine, Bocca Nuova… il magma riempie tutti i condotti. L’Etna è letteralmente pieno come un uovo!
Eruzione a dodici bocche
La novità, come ci rivela il dottor Behncke dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, è che dietro lo spettacolo visibile ce n’è un altro che noi non possiamo vedere. Ma lo vedono gli strumenti, le telecamere termiche e gli occhi segreti dei vulcanologi. Dentro ogni cratere si stanno formando nuovi piccoli crateri. Conetti si alzano laddove prima c’erano buchi isolati. Il Cratere della Sella, formatosi tra Sud Est e Nuovo Sud Est e collassato il mese scorso sta creando un ennesimo cono.
“Le bocche attive in questo momento all’interno dei crateri sommitali non sono meno di dodici” dice Boris Behncke, di turno proprio presso lo INGV davanti a questo spettacolo meraviglioso “ciascuna bocca si trasforma man mano in un nuovo cratere e nel frattempo si aprono nuovi buchi”. Un fenomeno davvero unico che, come dice lo stesso vulcanologo “in trent’anni di carriera non avevo mai visto!”
Un’attività eruttiva globale
Lo strano non è tanto l’aprirsi continuo di tante piccole bocche, quanto il fatto che queste siano in attività contemporaneamente. E non solo. Oltre ad esse, sono in attività tutti i crateri sommitali nello stesso momento. Una furia che è insolita anche per un vulcano super attivo come l’Etna. Come se la montagna volesse cambiar volto e avesse fretta di farlo.
Questa eruzione è certamente nuova, ed è l’ennesima sorpresa che riserva l’Etna ai suoi abitanti e a chi lo studia per mestiere. Infatti, gli studiosi sono da tempo in attesa di una eruzione laterale che secondo i segnali si preannuncia come evento possibile. Il vulcano d’altra parte è pieno “fino all’orlo”. Eppure ancora una volta stravolge i piani e le previsioni e crea qualcosa di diverso. Di inaspettato. Non si può far altro che continuare a monitorare e a godersi lo spettacolo. Sperando che la “sorpresa finale” non sia troppo pericolosa.
(la foto sopra il titolo è di Maria Liotta)