Stromboli è uno dei vulcani più alti d’Europa, ma quasi nessuno lo sa. Bisognerebbe infatti svuotare il bacino del mar Tirreno per vederlo in tutta la sua grandezza. In totale, l’edificio vulcanico di Stromboli misura circa 2000 metri, ma soltanto gli ultimi 926 sono visibili, fuori dall’acqua. Un gigante nascosto, quindi, che non dorme mai.
Stromboli è anche uno dei vulcani più attivi della Terra. Le sue manifestazioni esplosive sono talmente uniche nel loro genere che hanno dato il nome a tutti i fenomeni simili sul pianeta (“eruzioni stromboliane”). Il vulcano è il protagonista principale dell’isola che ha formato e che porta il suo stesso nome. L’abitato è suddiviso in due paesi che rientrano nel comune di Lipari (Messina): San Vincenzo e Ginostra.
Stromboli, il vulcano scalpitante
Stromboli emerse dal mare circa 160.000 anni fa con un complesso craterico situato più a sud rispetto a quello attuale. Una parte del corpo vulcanico antico è collassata in mare formando l’estensione sulla quale oggi sorge il paese di San Vincenzo. Un secondo collasso del fianco nord ha formato l’attuale Sciara del Fuoco, la ripidissima parete di lava lungo la quale scendono le colate odierne fino al mare.
Dalla sua nascita ad oggi, Stromboli non ha mai conosciuto veri periodi di quiete. Il più lungo si registrò a inizio XX secolo. Le esplosioni del vulcano sono praticamente continue, con intervalli di 10-20 minuti tra l’una e l’altra. Raramente avvengono le cosiddette “esplosioni maggiori” (video qui), quando enormi bolle di gas gonfiano la lava producendo scoppi importanti e pericolosi per gli abitanti. Al contrario le colate laviche sono state pochissime, nel corso della sua storia, e quasi sempre sono ricadute in mare senza causare danno.
Vivere su Stromboli
L’isola di Stromboli deve molto al suo vulcano. Grazie allo spettacolo costante di fuoco, il turismo è diventato la prima attività economica dell’isola che, tuttavia, continua a vivere anche di pesca. La gente del posto che non possiede una barca gestisce hotel, B&B o ristoranti. L’isola oggi conta 600 abitanti, ma il numero aumenta considerevolmente in estate.
Il modo migliore per spostarsi sul territorio sono piccoli mezzi, a due ruote possibilmente. Ginostra è isolata rispetto al nucleo del paese di San Vincenzo. Per raggiungerla si deve attraversare l’intera isola a dorso di mulo oppure arrivare via mare, costeggiandola.
La gente di Stromboli, paradossalmente, non sale mai sul vulcano. Lo considera come una sorta di divinità maschile (lo chiama “Iddu”, lui) e non osa avventurarsi oltre una certa soglia di altezza. Più che altro si tratta di gente di mare che ha sintonia e amore per le onde, non per la montagna. Alcuni però fanno le guide, e accompagnano i turisti fino in cima. Stromboli va rispettato e amato, giustamente temuto. Ma quasi nessuno qui ha davvero paura del vulcano. Le esplosioni che fanno tremare le case e emozionano i turisti, per gli strombolani, sono solo “capricci di Iddu”.
Informazioni utili
Su Stromboli si può: fare il bagno, fare immersioni, fare escursioni e arrampicarsi sul vulcano nel corso della stessa vacanza. In periodi di calma è possibile anche pernottare sulla cima più alta che si affaccia sui crateri, posti 200 metri più in basso. Molte anche le occasioni di divertimento, la sera, presso il centro di San Vincenzo.
Qui si può visitare il Museo del Cinema, dedicato ai film che sono stati girati sull’isola. Il museo è situato nella casa che ospitò Ingrid Bergman e Rossellini durante le riprese di Stromboli Terra di Dio.
Si arriva sull’isola tramite aliscafi e traghetti che partono da Milazzo, ma anche da Messina e da Napoli. L’approdo principale è San Vincenzo. (foto di Grazia Musumeci)