“L’attività sportiva può svolgersi in forma individuale intendendo con ciò includere tutte quelle attività non agonistiche, comprese quelle di mare, sempre garantendo il distanziamento interpersonale, il rispetto delle misure igieniche precauzionali e provvedendo alla successiva sanificazione degli attrezzi. Per svolgere tali attività è consentito anche lo spostamento da un comune all’altro garantendo il tragitto per raggiungere il luogo dove svolgere tale attività, sia con mezzi pubblici o privati.”
Con questo decreto rilasciato ufficialmente nero su bianco a inizio maggio si riapre la possibilità di fare escursioni anche sull’Etna. Dopo la lunga fase di isolamento e quarantena che ha tenuto la gente lontana dalle strade e dai luoghi di ritrovo, oggi si può tornare a fare le attività che più si amano. Senza però dimenticare le misure di sicurezza, ancora fondamentali per la tutela della salute.
L’Etna al tempo del Covid
Si può andare a fare escursionismo sull’Etna purché si mantengano le distanze. Ciò significa che sarebbe meglio recarsi in montagna in auto, da soli, ed evitare di organizzare spedizioni di gruppo. Tuttavia, la legge della montagna impone di essere sempre almeno in due – perchè in caso di incidenti o problemi una persona deve sempre poter chiamare soccorso. Dunque è possibile portare in auto un passeggero, ma in quel caso una persona dovrà sedere nel sedile posteriore e entrambi dovranno indossare la mascherina.
L’escursionismo comporta comunque il camminare a una certa distanza gli uni dagli altri. Lo impone il territorio di montagna, lo consente il passo diverso e la diversa resistenza di ogni escursionista. In teoria è possibile andare lungo i sentieri in più di una persona, a condizione che si mantengano almeno 2 metri di distanza gli uni dagli altri e si cammini indossando le mascherine. Ovviamente si deve evitare di salire al punto di incontro pigiandosi in poche macchine: meglio andare ciascuno col proprio mezzo.
Aggiornarsi sempre
Le leggi che vengono emanate costantemente dal Governo vengono poi recepite e riadattate a livello locale. Ad esempio, in nord Italia alcune regioni consentono le arrampicate altre no, alcune impongono la mascherina lungo i sentieri e altre no. Anche i singoli sindaci dei comuni montani possono cambiare le leggi in atto, in base alle esigenze locali.
Dunque è bene restare sempre aggiornati. Per quanto riguarda l’Etna, il sito di riferimento è quello della Regione Sicilia (http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE ). Ma anche i tour operator che lavorano nell’ambito dell’escursionismo si tengono aggiornati e forniscono notizie utili ai propri clienti. Go Etna ha una pagina apposita per informare il pubblico sui cambiamenti in merito alle autorizzazioni per le escursioni sul vulcano.
L’Etna e il turismo
Non appena sarà consentito, i sentieri, le grotte e le cime dell’Etna torneranno ad essere un percorso libero per chiunque ami le camminate in montagna. Per il momento l’accesso è consentito soltanto ai siciliani, meglio se residenti nella provincia di Catania. Ma presto si potrebbe aprire al turismo nazionale, una volta pronti i controlli di massa e il tracciamento.
Certamente il turismo straniero dovrà attendere ancora prima di poter rivedere l’Etna e le sue meraviglie. Nell’attesa, però, l’ente Parco e i comuni del vulcano si stanno adoperando per migliorare lo stato del manto stradale, la pulizia dei sentieri e soprattutto l’aggiornamento dei cartelli elettronici che avvisano sullo stato di quiete o di attività del vulcano. Quando si riaprirà al turismo mondiale, l’Etna sarà pronta a far sentire tutti a proprio agio. (foto di Grazia Musumeci)