L’Etna in autunno è uno dei paesaggi più belli di Sicilia. Certamente non regge il confronto con il meraviglioso foliage dei boschi dei Nebrodi o delle Madonie, ma esistono percorsi carichi di atmosfera e poesia che specialmente in questa stagione attirano un turismo di nicchia… ma non troppo. Parliamo nello specifico della cosiddetta “Strada del Vino”. Questo percorso comprende diversi centri urbani e paesaggi naturali particolarmente caratterizzati dalla coltivazione della vite e dalla produzione di ottimi vini a Denominazione di Origine Controllata. Seguire questo cammino consente non solo di ammirare panorami unici ma anche di gustare prelibatezze.
In cammino sulla Strada del Vino
Immaginate quelle splendide giornate autunnali siciliane, con un sole ancora caldo ma con l’arietta frizzante e i temporali sparsi che riversano piogge gentili sui campi. Immaginate di intraprendere in uno di questi giorni un cammino fatto di bellezza e delizia alla scoperta di diciassette cittadine e del loro territorio.
Partendo idealmente da Riposto e da Giarre, sul fianco est – famose per i loro agrumeti e frutteti – si sale verso il vulcano raggiungendo Mascali, Santa Venerina, Zafferana Etnea, Milo, Sant’Alfio. Si può proseguire poi verso il fianco nord dell’Etna giungendo a Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Randazzo. Girando verso occidente si viaggerà verso Bronte, Adrano, Nicolosi per poi concludere l’anello sul versante sud-est con Pedara, Viagrande e Trecastagni.
Ovviamente non si può intraprendere tutto il percorso in un giorno solo, ma occorrerà dividerlo in più tappe anche per godersi le località con calma e conoscere meglio le loro caratteristiche. La certezza però è che ovunque si deciderà di andare sarà una soddisfazione.
Cosa vedrai lungo il cammino
Il paesaggio etneo in autunno cambia insieme al cambiare del vulcano, perché l’Etna è una montagna viva e dinamica, in ogni stagione. Se a est ammirerai per lo più boschi sempre verdi e vigneti terrazzati, girando a nord troverai anche un foliage dai colori caldi che fa ombra a grandi distese di vigne, molto spesso associate a meravigliosi casali antichi.
I grandi vigneti continuano anche sul versante ovest, dove però si intrecciano ai campi di pistacchio, l’ “oro verde di Bronte”. Una volta ogni due anni le preziose bacche verdi maturano insieme all’uva creando occasioni di degustazione speciali (la Sagra del Pistacchio di Bronte).
Tornando verso est dal versante meridionale si potranno ammirare colline formate da antichi crateri spenti e anche essi coltivati a vite, insieme ai vigneti che sorgono sulle sciare delle antiche eruzioni. Qui l’uva ha nutrienti particolari e i vini un sapore davvero speciale.
Le tappe più famose della Strada del Vino
Lungo il percorso, come detto, si incontrano diciassette comuni e numerosi villaggi. Alcuni di questi hanno una fama particolare legata alla produzione del vino. Questi sono: Mascali, Milo, Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione, Bronte, Pedara, Viagrande e Trecastagni.
Grazie a vitigni storici come Catarratto e Minnella, alle fusioni magiche come Nerello Mascalese e all’intramontabile Carricante, la produzione dei famosi “vini rossi dell’Etna”, degli “Etna bianco” e dei prosecchi assicura a queste località un turismo della degustazione che specialmente in autunno – all’apertura del “vino nuovo” dopo le vendemmie – sta diventando sempre più una moda.
Visitando queste località, oltre ad assaggiare vini deliziosi durante le manifestazioni a tema (Vini Milo, Calici di Stelle, Festa della Vendemmia) si possono seguire itinerari storici e naturalistici di grande bellezza. La chiesetta paleocristiana di Nunziata di Mascali, i sentieri naturalistici di Etna Nord che partono da Milo (dove in piazza fa bella mostra il monumento bronzeo dedicato ai cantanti Battiato e Dalla), le chiese di Piedimonte e Linguaglossa, la pineta di Linguaglossa, il castello e la cuba bizantina di Castiglione … . E ancora: il centro storico barocco di Bronte, le chiese “di lava” di Pedara e Trecastagni, il Museo della Lava di Viagrande… .
Quando vi consigliamo di seguire la Strada del Vino
L’ideale sarebbe farlo tra ottobre e novembre, ovvero nel momento di maggior esplosione dei colori autunnali e soprattutto nel momento in cui si imbottiglia il vino nuovo dell’anno. Se il mese di ottobre potrà essere ancora caratterizzato da tempo instabile, a novembre potreste godervi un bel sole mai troppo caldo e le delizie della produzione agricola locale. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)