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Una buona parte dell’immenso corpo dell’Etna, soprattutto al di sotto di una certa quota di altitudine, è occupato da boschi e piccole foreste. Sono luoghi protetti grazie all’azione del Parco dell’Etna e quindi non ancora deturpati dalla mano dell’uomo … sebbene ogni anno una porzione di essi rischi l’incendio o venga già distrutta da un incendio. Fortunatamente, però, il manto verde del nostro vulcano è molto esteso e regala ancora sentieri ombreggiati e profumati, adatti a chi ama rilassarsi qualche ora lontano dalle città inquinate e rumorose. Si associa spesso la parola “bosco” alla parola “trekking”, ovvero la camminata escursionistica. Ma un bosco non serve solo a questo. E sicuramente sull’Etna ci sono decine di modi di sfruttare questi meravigliosi “tunnel” verdi.

boschi etna trek 2I boschi più belli

I boschi più belli del territorio etneo sono sicuramente quelli del fianco nord, e nello specifico la cosiddetta “Pineta di Linguaglossa”, o pineta Ragabo. Questi meravigliosi pini antichi, alcuni alti anche più di 15 metri, regalano sentieri freschi e facili da percorrere, anche se spesso sono interrotti da colate laviche che creano dei brevi deserti di roccia nera. Pinete e faggete coprono il vulcano fino al fianco ovest.
A est dominano le querce. Questi alberi si alternano ai lecci, alcuni dei quali monumentali, e ricoprono le contrade appena sopra i paesi di Zafferana e Milo. Il Bosco Cerrita è uno dei più belli in cui perdersi (con la mente soltanto, perché il sentiero è chiaro e facile!) tra il verde. A sud, uno dei boschi più belli da seguire è quello di contrada Filiciusa-Milìa. Anche questo scavalca sul fianco ovest, giungendo fino al delizioso rifugio Galvarina. A ovest, un bosco veramente originale è quello di Piano dei Grilli, dove le piante di ginestra raggiungono altezze importanti.

Camminare nel bosco

Molti catanesi amano andare nei boschi dell’Etna semplicemente per camminare. Mentre i turisti cercano il brivido dei crateri e delle sciàre, i locali preferiscono seguire facili sentieri al fresco, anche senza panorama. Il trekking nel bosco è il modo migliore per impiegare sabati e domeniche, durante tutto l’anno, e mezze giornate intere in estate. Non è escluso che il trekking nel bosco termini con un buon picnic! I sentieri preferiti per il trekking nel bosco sono, appunto, quelli di Pineta Ragabo, Bosco Cerrita, Filiciusa-Milìa. Percorso interessante e non troppo impegnativo è anche quello che conduce al monumentale albero dell’Ilice di Carrinu.

In bici nel bosco

Non è raro incontrare, mentre si cammina nel bosco, gli appassionati di mountain bike che seguono i tracciati lasciati dai torrentiboschi etna trek 3 stagionali, o dai movimenti di faglia. Alcuni di questi tracciati sono diventate vere e proprie piste ufficiali per la mountain bike. Ad esempio, lungo il torrente Quarant’Ore-Sciambro o lungo il tracciato di Monte Baracca si trovano continuamente segnali lasciati dalle gare di bikers. Le strade asfaltate che attraversano i boschi dell’Etna sono usate anche da campioni del ciclismo mondiale come tracciati di allenamento.

Giocare … e leggere nel bosco!

Nei boschi dell’Etna si può anche giocare! Sono presenti almeno tre parchi avventura (due sul versante di Milo e uno sul versante di Ragalna) e, lungo il sentiero della Filiciusa che porta alla caserma San Giovanni Gualberto, sorge anche un interessante “orto botanico” dove si possono ammirare non solo esemplari di piante tipiche ma anche alcune installazioni.

Lungo il sentiero della Pineta Ragabo di tanto in tanto spuntano delle deliziose cassettine di legno che contengono libri. Perché chi ama la tranquillità può semplicemente prendere un romanzo, un giallo o un saggio, leggerlo comodamente all’ombra dei pini e poi posarlo nuovamente. Oppure potrà portarlo a casa con sé… a patto che al suo posto, nella cassettina, lasci un altro libro per il prossimo lettore “di montagna”.

Teatro nel bosco

In alcuni angoli dei boschi dell’Etna si organizzano anche degli spettacoli teatrali e musicali alternativi. Un’esperienza molto interessante è quella del “Rifugio del Poeta” che si svolge tra gli alberi secolari di “un versante del vulcano”… e che rimane quasi sempre segreto fino all’ultimo momento. Non per timore, ma per emozione. Perché scoprire l’arte dentro un bosco è anche un cammino di consapevolezza, che si fa un po’ alla cieca, se occorre, per godere di più dello spettacolo finale. (FOTO DI G.MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci