La Voragine in eruzione … un evento che affascina perché si vede di rado. Rispetto al ben più attivo cratere di Sud Est (SEC), il cratere Voragine (CVOR) dell’ Etna si prende lunghe pause tra un evento e l’altro, ma questo non fa che aumentare la curiosità e l’interesse. Quando erutta la Voragine, infatti, tutto il territorio viene coinvolto. Le spettacolari e altissime fontane di lava ma soprattutto i boati potentissimi sono esperienze indimenticabili.
Le eruzioni alla Voragine
La Voragine è spuntata nel 1945 a causa dell’improvviso collasso di una parte della piattaforma base dell’allora Cratere Centrale. Esisteva già un secondo cratere, il Nord Est (NEC) apertosi nel 1911 ma il nuovo pit crater si prese presto la scena, trasformando definitivamente l’aspetto e il ruolo del Centrale.
La Voragine oggi è una delle due enormi bocche eruttive che occupano l’ex area del Centrale (l’altra è la Bocca Nuova, BNC, formatasi nel 1968 ) e le sue eruzioni avvengono con lunghe pause – anche di parecchi anni – l’una dall’altra (l’ultimo episodio risale al 2021). Ma quando la Voragine erutta, lo spettacolo è assicurato. L’ampiezza del cratere determina importanti dimensioni delle fontane e delle colonne di scorie, con fenomeni visibili davvero da ogni parte della Sicilia.
L’eruzione del 2024
Tornata in attività nell’estate del 2024, la Voragine sta sorprendendo un po’ tutti con questo andare “a tappe”. Un parossismo, una quiete apparente, un nuovo parossismo, di nuovo quiete, forte degassamento senza cenere, altro parossismo, degassamento con cenere … .
Ogni volta che tutto sembra finito, si ricomincia da capo. Ogni volta che i segnali ci sono tutti, e che l’eruzione sembra pronta a partire, viene rimandata al giorno successivo! Questo gioco capriccioso che sembra frutto di una mente quasi “pensante” è in realtà il perfetto stile Voragine. I vulcanologi che la seguono lo sanno e tengono sempre le antenne ben dritte a captare gli improvvisi cambiamenti. I turisti fortunati che si trovano qui in questi giorni possono assistere a più di uno spettacolo, e sempre diverso.
Come approcciarsi alla “eruzione a tappe” della Voragine?
Come comportarsi davanti a un cratere che, appunto, continua a sorprendere quasi senza regole? Come approcciarsi all’eruzione “a tappe” della Voragine? Il modo migliore è farlo con una guida vulcanologica, ovvero con persone specializzate – anche in termini di geovulcanologia – e in grado di cogliere i minimi segnali del vulcano.
Le aree sommitali sono infatti accessibili soltanto con la compagnia di una guida autorizzata, che consenta al turista o al gruppo di sistemarsi vicino quanto basta, e sicuri quanto basta, per ammirare gli sbuffi singoli di cenere, le colonne improvvise, o le eruzioni con fontane di lava.
Proprio perché l’eruzione della Voragine va avanti “a tappe”… quindi anche se appare in calma in realtà sta ribollendo dentro … non si può mai sapere quando avverrà il prossimo parossismo. In questi casi ascoltare i consigli delle guide è fondamentale. E anche obbedire alle loro direttive, senza avventurarsi per conto proprio. ( FOTO: GRAZIA MUSUMECI)