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Nella seconda settimana di maggio, un evento naturale spettacolare ha coinvolto praticamente tutto il mondo, con maggior interessamento dell’emisfero boreale – Europa e Nord America. Si è trattato di una serie di tempeste magnetiche generate dal sole, le quali si sono manifestate anche attraverso l’alterazione dell’intensità dei suoi raggi, formando aloni rosa e fuxia che hanno colorato il cielo anche durante la notte. Erroneamente questo fenomeno è stato definito “aurora boreale” perché ha creato lo stesso effetto delle famose “luci scandinave”. Ma non era un’aurora. E non era boreale, dato che il colore rosa si è potuto ammirare anche in Australia e in Cile!

Una Tempesta Colorata

Come spiega bene il sito dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania, queste “luci” sono state causate da “una serie di importanti espulsioni di particelle solari energetiche (CME – Coronal Mass Ejection) in direzione della Terra che hanno raggiunto il nostro pianeta a partire dalla la sera del 10 maggio generando così una intensa tempesta geomagnetica.”

Le ore notturne dell’11, 12 e 13 maggio si sono colorate di rosa, molto più intenso ed evidente nelle nazioni del nord Europa e nord America e in quelle dell’estremo sud del mondo, un po’ meno visibile invece dall’Europa del sud, dall’Africa e dal Centro America. Moltissimi hanno trascorso queste notti fuori, in zone isolate per avere il minor disturbo luminoso durante le foto e i video. Ma in pochi hanno potuto sentire anche “il canto” che questa “aurora” ha prodotto.

Sull’Etna l’Aurora Cantava

Sull’Etna , invece, si è potuto registrare questo insolito suono. Una sorpresa assoluta anche per i vulcanologi che monitorano costantemente gli strumenti e che si sono ritrovati in mano (anzi, nelle orecchie!) il “canto” dell’aurora rosa.

L’Etna è uno dei vulcani più monitorati del mondo e la sua enorme superficie è cosparsa di strumenti che devono registrare, minuto per minuto, gas, tremori, vibrazioni. Questi strumenti sono in grado di registrare non solo le vibrazioni della terra ma qualsiasi tipo di “disturbo” dell’aria. E proprio grazie a questo sistema di percezione acuta si è potuto registrare “un insieme di fluttuazioni del campo magnetico terrestre (pulsazioni geomagnetiche), che non erano state causate dall’attività del vulcano” ma che venivano proprio dalle alterazioni dovute alla tempesta solare.

Traducendo quelle frequenze in segnali audio è venuta fuori la “musica” che potete tutti sentire cliccando QUI : il canto dell’Aurora Boreale!

 

Una Notte Magica

Al di là del segnale sonoro di questo evento eccezionale, lo spettacolo delle luci solari rosa ha prodotto anche un gran numero di foto e video. Per ammirarli basterà cercare su Google le parole “aurora boreale etna” e troverete immagini veramente magiche!
Per tanti quelle luci sono state davvero una “magia”. C’è chi ha parlato di incantesimi, di avvertimenti alieni, di messaggi da parte di Dio … ma chi ama la natura per quel che è, e sa che regali magnifici riesce a donarci, è stato solo un momento fortunato e beato, al cospetto di un evento fisico che non ha eguali.

La notte magica dell’aurora sull’Etna si ripeterà? Possibilmente sì. Pare infatti che a fine maggio le tempeste solari torneranno a farci visita e forse stavolta sarà più facile vederle anche dal Mediterraneo. E chissà, sull’Etna, con quanta forza vibrerà il nuovo “canto”? Non perdete l’occasione di vivere questa emozione, con una escursione in notturna sul vulcano. Naturalmente in compagnia di una guida esperta.

(foto di G MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci