Sono mesi ormai che si diverte, che crea tutto placido e felice i suoi mirabolanti anelli di gas … il Cratere Bocca Nuova tenta da un po’ di farsi notare. Non che ne abbia bisogno, dato che è uno dei più vecchi e più grandi “sfiati” dell’Etna. Ma è come se volesse ricordare a tutti che no, non sta dormendo affatto. E cosa dobbiamo aspettarci, un domani, se questo cratere dovesse decidere di tornare a eruttare?
Bocca Nuova, l’immensa
Bocca Nuova porta questo nome perchè quando si aprì, nel 1968, come un semplice collasso di pochi metri nel terreno, era appunto una nuova bocca di degassazione e veniva a turbare l’equilibrio in apparenza perfetto tra lo storico e antichissimo Cratere Centrale e il cratere della Voragine (formatosi nel 1945). Il Cratere di Nord Est (1911) dominava poco lontano come cima più alta dell’Etna e nulla sembrava turbarlo. Il Sud Est non esisteva ancora. In poco tempo, però, quel “buchetto” divenne un gigantesco cratere che oggi ha un diametro di 500 metri! Nel corso degli anni Bocca Nuova ha letteralmente “mangiato” suo padre, il Centrale, tanto che oggi ci si è quasi dimenticati che è esistito. L’immensa fossa misura in profondità circa 200 metri che non è poco ma nemmeno tantissimo. Infatti questo cratere si “ottura” spesso.
Le varie fasi di Bocca Nuova
Puntualmente, il cratere Bocca Nuova si riempie di lava e detriti fino a tapparsi da solo. Quindi tende a collassare sotto il peso stesso del materiale fino a riempirsi nuovamente all’eruzione successiva. L’ultima volta che la Bocca Nuova ha fatto parlare di sé è stato alla fine degli anni Novanta del secolo appena trascorso quando, tra il 1995 e il 1998 il cratere ha fatto sentire chiaramente la propria attività. Da allora, i materiali eruttati hanno formato una solida placca che è rimasta integra fino a un anno fa.
Un nuovo sprofondamento
All’inizio del 2023 un nuovo “pit” – un pozzetto – si è aperto al centro della placca della Bocca Nuova iniziando da subito a emettere fumi e gas. Lo sprofondamento, di suo, non ha indicato subito un pericolo né un segnale di eruzione ma certamente dimostra che c’è di nuovo molto spazio al di sotto della crosta. E che i gas hanno trovato la via verso la superficie. Come sono usciti i gas, così potrebbe uscire un domani il magma che ribolle nel condotto sottostante – quello principale del vulcano – a cui Bocca Nuova è collegato.
Da questa estate, il pozzetto si è fatto molto più grande e ha cominciato a emettere anelli di gas. Gli anelli escono con questa forma circolare perchè la spinta del gas è molto forte, talmente forte che segue, ruotando, la parete circolare del cratere e quando viene espulso la mantiene per un po’, in aria. Tutto questo, unito a qualche boato particolarmente potente udito nei mesi scorsi, fa pensare che si avvicini un periodo di attività di Bocca Nuova.
Cosa aspettarsi?
Quando Bocca Nuova erutta ci si deve aspettare uno spettacolo breve ma grandioso. E molto rumoroso. Quasi certamente sarà un’eruzione carica di cenere e di detriti, per cui è bene che non vi siano turisti in quota in quel momento. Il materiale potrebbe essere talmente tanto da riempire nuovamente il foro da cui viene espulso. Dopo questa eruzione, quindi, Bocca Nuova tornerà a sonnecchiare sotto la “copertina” che lui stesso si è fabbricato. Noi, forse, resteremo con il ricordo e le immagini di un’eruzione rara e particolare, impressionante e unica. Da non dimenticare. (FOTO DI G MUSUMECI)