L’ Etna è un buon posto per fare del trekking? E per lo hiking? Ma non è la stessa cosa? No, effettivamente trekking e hiking non sono la stessa attività sportiva. Anche se inizialmente, sbagliando, si credeva che fosse la stessa cosa ma indicata con termini diversi (inglese e americano) oggi sappiamo che la differenza… anche se sottile … c’è. Vediamo in che cosa consiste e soprattutto se davvero entrambe le attività si possono fare sul nostro vulcano.
Trekking, ovvero escursionismo esperienziale
La parola “Trek” viene da un termine sudafricano, in quella lingua mista tra inglese, olandese e dialetti tribali che si parla nella nazione più meridionale d’Africa. Indica il “grande spostamento” a cui furono costretti i contadini di origine olandese quando i nuovi dominatori inglesi si imposero sul loro territorio opprimendoli con leggi ingiuste. I contadini iniziarono a spostarsi per lunghissimi tragitti alla ricerca di nuove terre, il più lontano possibile dai padroni.
Dunque il “trekking” è uno sport che si è sviluppato in Sud Africa sul ricordo di quelle lunghe migrazioni. Consiste in effetti nel camminare alla ricerca di qualcosa, nell’escursionismo con fini esperienziali. Non si cammina per il gusto di spostarsi e basta, ma per imparare e scoprire cose nuove. Lo scopo di chi fa trekking è quello di camminare per assorbire qualsiasi stimolo proveniente dalla natura, trasformando il viaggio a piedi quasi in un momento sacro.
Il trekking ha durata lunga, quindi di alcune ore o anche di diversi giorni. Ma può essere adatto a tutti, infatti a seconda del percorso anche le famiglie con bambini possono andare a fare lunghi trekking senza sforzo.
Hiking, ovvero faticare verso la gloria
Inizialmente lo hiking era un sinonimo del trekking. Una “americanizzazione” della parola (da “to hike up”, cioè arrampicarsi) legata al fare una escursione in natura. Ben presto, però, l’attività dello hiking si è differenziata dal trekking soprattutto nei termini della durata e della fatica.
Per fare hiking, infatti, occorre sicuramente un grande allenamento e una abitudine alle grandi salite e alle grandi altezze. I percorsi dello hiking sono quasi sempre percorsi di montagna, con pendenze importanti, da portare a termine nel giro di poche ore. Non è previsto il pernottamento, nello hiking, mentre nel trekking può anche essere incluso. Chi fa hiking dà il massimo di sé, fa il massimo dello sforzo per portare a termine il viaggio fino alla meta. Più che trarre soddisfazione dalla natura, si trae soddisfazione dal battere i propri limiti.
Trekking e Hiking sull’Etna
Tutto il territorio dell’Etna è perfetto per fare trekking. Dal percorso di poche ore (crateri Sartorius, sentiero Schiena dell’Asino) a quello che dura una mezza giornata (sentiero Timparossa, sentiero Galvarina), fino al trekking diviso su più giorni. Infatti si può percorrere l’Etna anche ad “anello” con un viaggio di trekking che dura circa tre giorni, pernottamenti inclusi. I boschi, le sciàre e i canaloni lavici consentono di fare diversi tipi di trekking, di difficoltà varia e adatti un po’ a tutti.
Anche lo hiking trova ampio spazio sul nostro vulcano, in particolare nella parte sommitale. Attraversare a piedi Valle del Bove è una impresa per veri “hikers”, così come arrivare a piedi dalla funivia ai crateri sommitali. Raggiungere la Grotta del Gelo, tra le aspre sciàre del versante nord è un percorso di hiking molto duro e molto emozionante allo stesso tempo.
Il suggerimento, sia per il trekking che per lo hiking, è quello di farli accompagnati da guide esperte del posto. L’Etna è un vulcano attivo e affrontarlo in solitaria, se non si è pratici dei posti, comporta rischi anche per la vita.