Andare dall’Etna a Marzamemi – delizioso borgo marinaro divenuto resort turistico – non richiede nemmeno tanto tempo. Basta poco più di un’ora di autostrada per trovarsi da un ambiente di boschi e rocce a una delle spiagge più belle di Sicilia! Ma noi vi suggeriamo un itinerario che prevede qualche fermata, perché lungo il percorso dall’Etna a Marzamemi si incontrano numerose località che meritano. Pronti al viaggio?
Dall’Etna ad Augusta
L’Etna è la regina delle mete turistiche siciliane. Il grande vulcano che qui, per tutti, è “femmina” offre numerosi spunti per il relax e il divertimento. Le sue eruzioni, sicuramente, ma anche sentieri che si perdono tra boschi di pini, betulle e querce. E rifugi di alta montagna. Ma l’Etna è anche territorio del buon mangiare e di paesi e cittadine che eccellono in questo: le fragole di Maletto, i pistacchi di Bronte, le granite, i vini. Una volta saziati di tanta bellezza, partite alla volta di un’altra meta affascinante: Marzamemi.
Lungo il percorso incontrerete molte località famose, ma fermatevi per una volta a visitare quelle meno conosciute. Augusta, per esempio. Snobbata un po’ da tutti per via delle industrie di raffinamento del petrolio, che certo non rendono l’ambiente accattivante, la cittadina merita invece.
Il centro storico di Augusta si trova su un’isola collegata alla “terraferma” da due ponti. Le chiese sono bellissime e spesso molto antiche, sebbene ricostruite dopo il sisma del 1693. Lo stile predominante è il barocco, diverso da quello di Noto ma non per questo meno interessante. Visitate le chiese dell’Assunta, del Purgatorio, di San Domenico e la originale “Chiesa Rotonda di Santa Maria del Soccorso”. E ancora, l’antico Castello Svevo, la Torre Avalos, le rovine di Megara Hyblea e il bellissimo faro.
Verso Siracusa …
Da Augusta si prosegue poi verso sud, direzione Siracusa. Lungo il percorso incontrerete la riserva naturale delle Saline di Priolo, dove in certi mesi dell’anno è possibile ammirare l’arrivo dei fenicotteri rosa provenienti dall’Africa! Per la bellezza del centro storico meriterebbe una visita anche Melilli … ma certamente Siracusa è più impegnativa.
Sono molte le cose da vedere, nel capoluogo di provincia. Il centro storico barocco sull’isola di Ortigia, dove si può ammirare la cattedrale costruita direttamente su un antico tempio greco (le colonne sono ancora visibili!). Una passeggiata dal Tempio di Apollo alla Fonte Aretusa vi permetterà di perdervi tra i vicoletti ricchi di localini interessanti. Appena fuori città si trova il parco archeologico con il famoso (e funzionante) teatro greco e con le rovine della città antica.
Lo splendore barocco di Avola
Prima di arrivare ad Avola, venendo da Siracusa, è bello fermarsi ad ammirare la natura spettacolare offerta dal promontorio del Plemmirio e dalle spiagge di Arenella e di Ognina. Qui sembra che l’uomo non sia mai arrivato e che il mondo si sia fermato tra le grotte della Pillirina e le sabbie bianche della costa.
Avola è molto vicina a Noto. Ma per una volta vi invitiamo a “snobbare” la famosissima città barocca per conoscere la “capitale delle mandorle”. Oltre agli ottimi dolci ricavati da questo frutto, Avola offre anche un centro storico affascinante. Le chiese (per citarne solo alcune delle tante: Santa Venera, San Giovanni, Sant’Antonio, Chiesa Madre Chiesa della Madonna del Carmine )e i palazzi situati nel cuore della città sono opere d’arte in pietra bianca che riprendono non solo lo stile barocco ma anche l’art-nouveau (Casa Riscica, ad esempio). Non lontano da Avola si trovano le riserve naturali di Vendìcari e di Spiaggia Calamosche.
Finalmente Marzamemi
Prima di arrivare a Marzamemi, dedicate un’oretta a Pachino, il comune a cui il borgo fa riferimento. Pachino, patria dei famosi pomodorini rossi, è anche una città ricca di storia. Le chiese settecentesche e i palazzi del centro fanno a gara con le antiche rovine archeologiche (necropoli, grotte, un villaggio di epoca romana ma anche una antica tonnara abbandonata) per offrire itinerari accattivanti. La via che conduce al mare vi farà approdare a Marzamemi. Il piccolo borgo – letteralmente dieci case! – era stato abbandonato dai pescatori. Ma è stato ripreso, ristrutturato e trasformato in un luogo di locali rustici per turisti. Un piccolo sogno di cose semplici davanti a un mare che cambia colore in modo straordinario al tramonto.