Mancano pochi giorni al Capodanno e lo spumante è già in fresco nel frigo. Ma per una volta provate ad andare oltre le tradizioni e … a brindare al nuovo anno con qualcosa di diverso. Come, ad esempio, un liquore dell’Etna. La zona intorno al grande vulcano siciliano è famosa da sempre per i vini, tra i quali si contano anche diversi spumanti di classe. Ma qui si producono anche diverse bontà derivate direttamente dagli agrumi o dalla frutta dei campi locali. E quindi rosoli, liquori, amari e anche qualche bevanda forte e misteriosa, da scoprire con curiosi assaggi.
I liquori agli agrumi dell’Etna
Basta molto poco per accendere una bontà incredibile a Capodanno. Basta avere zucchero, alcol agricolo e scorze di agrumi, saperli mescolare bene insieme, sapere quando farli fermentare … e in poche mosse ecco bottiglie piene di preziosi liquidi dorati, aranciati o rosati. Sono i liquori derivati dagli agrumi dell’Etna, quasi sempre limoncelli, arancelli e mandarinetti. Sono un simbolo indiscusso del gusto siciliano e in particolare della terra catanese. Nutriti dal suolo ricco del vulcano, gli agrumi qui hanno un profumo e un sapore molto forte. E se lavorati come si deve diventano deliziosi modi con cui salutare il Capodanno. Protagonisti assoluti: limoni della tipologia Primo Fiore, arance Tarocco, mandarini Marzola.
Altri liquori etnei
Se non vi piacciono gli agrumi, o se volete assaporare qualcosa di diverso ma sempre tipicamente etneo, cercate i rosoli e i liquorini derivati da mele dell’Etna, pere, gelsi, fichi d’india e fragole. Questi sono una novità recente nel panorama delle produzioni liquorose etnee, ma si stanno facendo valere sul mercato. In particolare, il liquore al fico d’india e quello alle mele conservano sapori ricchi e molto autentici del territorio. Usando l’infuso ricavato dalle Mele Delizie dell’Etna si ottiene un liquore delicato ma con carattere. I fichi d’india di Santa Maria di Licodia sono i protagonisti dei liquori omonimi. Per ottenere il liquore ai gelsi si raccolgono le succose bacche su Monte Arso, a Ragalna, fianco sud del vulcano. Sapori da non perdere, specie nell’ultima magica notte dell’anno.
Un liquore che brucia come la lava …
C’è un liquore misterioso e buonissimo, sull’Etna, che non vi racconteremo. Vi invitiamo invece ad assaggiarlo, mantenendo il mistero che lo caratterizza. Ha il colore rosso vivo della lava bollente e anche il sapore brucia la bocca e la gola come il fuoco. Una gradazione altissima, concentrato di alcol purissimo, viene impreziosito da infusi di erbe tipiche del vulcano … ma nessuno vi dirà mai quali. L’atto di fede e di coraggio sta nel provare questo “fuoco dell’Etna” (si chiama proprio così!). Chi supererà la prova bruciore potrà captare quel gusto straordinario e – forse – capire anche quali erbe lo compongono.
Un brindisi sotto il vulcano
Se volete portare con voi il ricordo indelebile di un Capodanno vulcanico, non vi resta che scegliere il liquore che preferite e provarlo a mezzanotte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio. Provatelo al posto del classico spumante, o anche dello champagne. Magari un liquore dell’Etna non costa tanto, non sembra nemmeno tanto elegante … ma lascia dentro dolcezza ed energia. Tutto quel che vi serve per iniziare al meglio il nuovo anno. Auguri !!