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Oggi si chiama Museo dell’Etna ed è dedicato naturalmente al vulcano che domina il territorio di cui fa parte, ma anche ad altri vulcani. Per molti, quello di Viagrande in provincia di Catania, è ancora il “Museo della Lava” perchè questo nome ha molto più fascino. Ma anche perchè descrive meglio la panoramica di elementi vulcanici, non solo etnei, che questo luogo mette in mostra. Più eclettico e meno “mondano” del museo dell’Etna di Nicolosi, quello di Viagrande riesce a coinvolgere grandi e piccoli con il fascino della scienza a trecentosessanta gradi.

Perchè nasce il Museo della Lava

Il Museo della Lava di Viagrande nasce dall’esigenza di parlare in modo semplice del nostro vulcano, per spiegarlo ai piccoli ma anche ai grandi curiosi e poco informati. In collaborazione con l’Istituto di Vulcanologia, con l’Università di Catania, con la Protezione Civile e con associazioni culturali (una su tutti “Amici della Terra”), si è deciso di aprire questo polo didattico a inizio Duemila. Da allora il museo si è evoluto e si è arricchito. Una visita a questo luogo, e al territorio che gli fa da contorno, è una scelta felice soprattutto per i vostri bambini.

Attrazioni del museo

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photo claireinsicily com

Suddiviso in diversi ambienti, completati dalle più moderne tecnologie, il museo suggerisce un cammino che va dalla conoscenza dell’Etna a quella dei vulcani in generale, fino alla conoscenza della terra e dei suoi abitanti.

Stanze come quella del Plastico dell’Etna, o della Grotta Vulcanica, o quella dedicata a Geyser e Zolfo permettono di capire come è fatto il nostro territorio e cosa si può trovare su un territorio vulcanico in generale. Si prosegue con esperienze sensoriali (Sala delle Prove di Tatto), fisiche ed emozionali (la Simulazione di un Terremoto), visive (Cinema 3D). Ma si possono esplorare anche i vari strati del pianeta Terra, la natura preistorica (Dinosauri), e le tradizioni più vicine a noi, come quelle degli antichi mestieri etnei.

Al Museo della Lava si possono ammirare statue, prodotti creati con lapilli e cenere, si possono gustare prodotti della terra nati grazie al suolo fertile del vulcano. Infine, per le scuole si organizzano anche laboratori interattivi e escursioni nella natura, sui sentieri del vulcano vero.

Nei dintorni del Museo della Lava

Nei dintorni del Museo della Lava c’è lo splendido abitato di Viagrande, dominato dal panorama dell’Etna vero e proprio, tra boschi e parchi e antichi crateri spenti. Il più famoso è Monte Serra, che oggi è un frequentatissimo parco suburbano.

Il cratere, ormai rivestito di fitta vegetazione, è percorso da gradinate e sentieri che consentono di camminare, fare sport, fare pic nic o semplicemente riposare nel verde. Il parco ospita anche la Casa delle Farfalle, un luogo magico in cui ci si può muovere letteralmente tra migliaia di meravigliose farfalle – locali e non – che si posano ovunque! Uno dei pendii del cratere è stato attrezzato con delle piste sulle quali, durante i più freddi inverni, si accumula la neve per poter sciare  … a due passi dal centro abitato!

Viagrande paese è famoso per le sue bellissime chiese, ma anche per un parco urbano – situato in centro storico – dove spesso si mettono in mostra opere d’arte o spettacoli. Ma quel che conta di più è che Viagrande si trova a pochi chilometri da Zafferana Etnea, il paese più vicino ai sentieri naturalistici dell’Etna, la vera e propria “porta del vulcano”. Dal Museo della Lava alla lava autentica, quindi, è solo questione di qualche minuto di macchina in più!

Come arrivare e altre informazioni

Per arrivare a Viargrande: l’aeroporto più vicino è Fontanarossa di Catania. Da Catania si prende la tangenziale che conduce all’uscita Paesi Etnei (San Gregorio) e da lì si seguono le indicazioni per Aci Bonaccorsi e Viagrande.

Il museo si trova fuori paese, sulla strada che sale verso l’Etna (SP8- Via Garibaldi direzione Monterosso e  Zafferana, fino al bivio con Via Dietro Serra. Imboccate quest’ultima e troverete facilmente il museo).

Per le informazioni su orari di apertura e contatti del museo, la pagina da visionare è QUESTA.


Autore: Grazia Musumeci