Cerchi un transfer affidabile da/per Aeroporto?

TRANSFEERO® - Transferimenti affidabili in tutto il mondo

L’Etna è un vulcano  romantico, molto più di quanto non si pensi. Cosa c’è di più bello di ammirare un’eruzione insieme, mano nella mano? O godere della vista panoramica dalla cima, che abbraccia il mare e l’entroterra siciliano? Provate una cenetta per due al Rifugio Sapienza, circondati dalla neve e dai tramonti. O un pranzo in un ristorante panoramico a Milo, o a Sant’Alfio. Sull’Etna, e nei suoi dintorni, esistono inoltre molte località romantiche, ideali per sentirsi innamorati proprio nel giorno di San Valentino. Ecco alcune idee per le coppie … di ogni sesso ed età!

Acireale, gli amanti Aci e Galatea

etna san valentino02
aci e galatea

Aci e Galatea sono i “Romeo e Giulietta” della tradizione greco-romana. La loro storia, contrastata dal crudele gigante Polifemo, viene narrata in molte località del meridione, specialmente in Sicilia. Ai piedi dell’Etna, lungo l’altopiano lavico su cui sorge la città di Acireale, questa storia diventa realtà vera. Secondo il mito, qui visse il giovane pastore Aci. E di lui si innamorò Galatea, figlia del dio del mare.

L’amore dei due giovani però venne ostacolato dalla gelosia del ciclope Polifemo. Innamorato pazzo della bella fanciulla, il gigante uccise Aci lanciandogli addosso un masso di lava. Davanti al dolore di Galatea, che mescolò le proprie lacrime al sangue di Aci, Zeus trasformò entrambi gli amanti in acqua. Lui oggi è un fiume d’acqua dolce, che sgorga dalle rocce e si getta in mare, tra le braccia di lei.

Regalatevi una cenetta a base di pesce a Santa Maria la Scala, borgo marinaro di Acireale, e punto esatto in cui il fiume Aci si getta nello Jonio.

La Casa del Nespolo ad Aci Trezza

Non lontano da Acireale sorge Aci Trezza. Non mancheranno, nel paese dei “Malavoglia” , le occasioni per cenette a lume di candela in una delle tante trattorie del posto. Potrete anche passeggiare sul lungomare, ammirando i faraglioni, mano nella mano.

Ma se potete andate a visitare la Casa del Nespolo. Si tratta di un piccolo museo ricavato in una antica casa di pescatori. Ricorda la casa descritta da Verga, nel finale del famoso romanzo, quando il più piccolo dei Malavoglia, Alessi, ricostruisce la famiglia – andata ormai dispersa – sposando la sua Nunziata. La storia d’amore tra Alessi e Nunziata cresce quasi di nascosto nel corso del romanzo, il lettore  non la nota perchè intento a seguire le vicende dei protagonisti Ntoni, Mena e Lia. Ma è una storia molto tenera, che vi consigliamo di rileggere insieme al libro di Verga. Non a caso regala il lieto fine alla intera vicenda.

Il Salto del Pecoraio ad Adrano

Nel territorio comunale di Adrano, sul fianco sud-occidentale dell’Etna, scorre il fiume Simeto durante la sua tumultuosa discesa verso la piana di Catania e il mare. Qui il fiume crea laghetti, cascate e gorghi tra le rocce di lava antica, attraversate anche da uno spettacolare ponte a sesto acuto, Ponte dei Saraceni (video qui). Non lontano dal ponte, si trova una cascata detta il Salto del Pecoraio.

La leggenda narra di un giovane pastore che, vedendo arrivare la propria amata sull’altra sponda, per non aspettare un minuto di più a raggiungere il ponte decise di saltare sopra il fiume. Presa la rincorsa, mirò al punto più stretto tra le due rive e spiccò un grande salto, atterrando davanti alla sua bella!

Il suggerimento è di ammirare questa cascata dalla cima del romantico ponte dei Saraceni, per poi consumare la vostra cenetta di San Valentino in uno degli agriturismi che circondano la cittadina di Adrano.

Angelina e il Principe a Francavilla

Sul versante nord dell’Etna, l’amore passa da Castiglione di Sicilia per fermarsi a Francavilla. A Castiglione si può ammirare un bellissimo castello che le guide usano per narrare la storia di Angelina e il Principe, anche se il vero “castello di Angelina” è quello in rovina, sul colle stesso di Francavilla di Sicilia.

Angelina era la bellissima figlia del locale castellano. Il principe di Francia in persona si innamorò di lei. Ma lo scoppio dei Vespri Siciliani trasformò i francesi in nemici, quindi il principe dovette fuggire. Prima di andare promise che sarebbe tornato, una notte, a riprendere la sua bella. Nell’attesa, Angelina rimase a vegliare per giorni. E quando non resisteva, lasciava al proprio posto la sua servetta Franca. “Franca, veglia per me!”, la invocava. Fu proprio Franca ad avvistare i segnali del principe che tornava.

Angelina e il Principe poterono quindi andar via insieme, e per gratitudine chiamarono il feudo come la servetta, Franca che Veglia … Francaviglia … Francavilla. In paese non mancano i locali carini in cui degustare una cenetta insieme, ma se cercate il panorama salite a Castiglione e ammirate i luoghi di Angelina dall’alto. (FOTO DI G. MUSUMECI).


Autore: Grazia Musumeci